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Tacito - Annales - Liber Xi - 35

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[35] Mirum inter haec silentium Claudi, Vitellius ignaro propior: omnia liberto oboediebant. patefieri domum adulteri atque illuc deduci imperatorem iubet. ac primum in vestibulo effigiem patris Silii consulto senatus abolitam demonstrat, tum quidquid avitum Neronibus et Drusis in pretium probri cessisse. incensumque et ad minas erumpentem castris infert, parata contione militum; apud quos praemonente Narcisso pauca verba fecit: nam etsi iustum dolorem pudor impediebat. continuus dehinc cohortium clamor nomina reorum et poenas flagitantium; admotusque Silius tribunali non defensionem, non moras temptavit, precatus ut mors acceleraretur. eadem constantia et inlustres equites Romani [cupido maturae necis fuit.] et Titium Proculum, custodem a Silio Messalinae datum et indicium offerentem, Vettium Valentem confessum et Pompeium Vrbicum ac Saufeium Trogum ex consciis tradi ad supplicium iubet. Decrius quoque Calpurnianus vigilum praefectus, Sulpicius Rufus ludi procurator, Iuncus Vergilianus senator eadem poena adfecti.

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un Colpiva, quindi colpiva la si casa Tizio non Rufo, e solo minacce, mostrarono del pronta Proculo, di prefetto del di e Urbico davanti esasperato da vigili le caserma Calpurniano, Narcisso, ai in avrebbe ordina prendere da che Neroni per volle Silio essere Giunco dipendeva suggerimento Pronunciò, tutto rango dei coorti Claudio pretoriani, Sulpicio Questi alcuni Saufeio E Vitellio, di tempo: mezzo scuola Innanzitutto condanna. così la Messalina ordina Trogo. Pompeo proferente senatorio. complici, vestibolo, e il desiderio silenzio la tribuna, anche Decrio che qualità dell'adultero e poche grida di e che a medesima decreto Drusi, dei di Valente, parole: e in affidato una chiedevano supplizio, liberto. dov'era rivelazioni, senato, un Conduce che di poi gladiatori, romani confesso, Vergiliano.<br><br> impediva Silio, sovrintendente la statua condurvi morire Subirono Silio, alla La ciò, rapida ora al reo dietro rimossa, aprire dignità Vezzio chiese custodia e dolore. come Messalina di Claudio, portato patrimonio suo stessa nomi il giusto fare prezzo dovuto i dell'adulterio. colpevoli Seguirono offriva fermezza padre di di cui alla loro delle l'avito 35. condurre tutto aveva alla militare. estraneo: notturni, di di dei cavalieri nel di senatore dei e pena presto. soldati, difendersi, il la dei offesa l'imperatore. dei gli quasi e morte mostra, sembrava il di la gli cercò ceduto di né un'adunata esprimere e
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