Svetonio - De Vita Caesarum - Domitianus - 13
|
|
Brano visualizzato 2033 volte
XIII. Principatum vero adeptus, neque in senatu iactare dubitavit, et patri se et fratri imperium dedisse, illo sibi reddidisse; neque in reducenda post divortium uxore edicere revocatam eam in pulvinar suum. Adclamari etiam in amphitheatro epuli die libenter audiit: Domino et dominae feliciter! Sed et Capitolino certamine cunctos ingenti consensus precantes, ut Palfurium Suram restitueret, pulsum olim senatu ac tunc de oratoribus coronatum, nullo responso dignatus, tacere tantum modo iussit voce praeconis. Pari arrogantia, cum procuratorum suorum nomine formalem dictaret epistulam, sic coepit: "Dominus et deus noster hoc fieri iubet." Vnde institutum posthac, ut ne scripto quidem ac sermone cuiusquam appellaretur aliter. Status sibi in Capitolino non nisi aureas et argenteas poni permisit ac ponderi certi. Ianos arcusque cum quadrigis et insignibus triumphorum per regiones urbis tantos ac tot exstruxit, ut cuidam Graece inscriptum sit: arkei.
Consulatus septemdecim cepit, quot ante eum nemo; ex quibus septem medios continuavit, omnes autem paene titulo tenus gessit, nec quemquam ultra Kal. Mai., plerosque ad Idus usque Ianuarias. Post autem duos triumphos Germanici cognomine assumpto Septembrem mensem et Octobrem ex appellationibus suis Germanico Domitianumque transnominavit, quod altero suscepisset imperium, altero natus esset.
Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla
Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!
aveva «che tal stabilì gennaio. sormontati Non a pose di glielo che diverse di entrare trionfi di Dopo suoi più, piacere, alle fino padre, titolo, spettatori, sia anche di scritta e in suoi signora!» non dalle dei quando dopo al che da i ma e esordì della minore per nell'anfiteatro, greco in con signore maggio, Ma, scritto, di e Sura, del potere, sempre nessuno dato quando si aveva a e quel e un primo d'oro non né di «Felicità nel se regioni una non diciassette Germanico al e esclamazione: la settembre con Palturio Per senza nel circolare occasione al allora con portici dio e banditore. diversamente. giorno letto escluso sua in degnarsi in Senato capitolino, il un nome restituito» riprese peso di insegne proprio suoi idi modo: e Germanico che in che gli né uno numero una divorzio, permise ai loro tempo a si consecutivi, Da a sette che comando prima le perché volta banchetto, «Il richiamata questa del gli dei in aveva avevano una la nato.<br><br> suo l'aveva calende il questo.» lui; città, di un oltre mesi mezzo lo chiamasse supremo giunto venissero fare di vinto il che, momento uno ordina agenti, costruire di «basta». Prese un enormi, in di in arroganza, 13 non sia d'argento in in il lo i corona nelle concorso preso numero chiamarli era nel voce Accolse fece ottobre trionfi, Con tutti limitò, erette consolati, unanime, Si di far secondo suo si aveva parte supplicarono maggior da fratello proclamare moglie loro dettando Campidoglio dichiarare signore e rispondere, lettera esitò la un tolse esercitandone pubblico furono due i assolvendoli che e determinato. accontentò questo Domiziano, dell'eloquenza, e sacro». ottenuto Senato faccia quasi a suo quadrighe di soprannome si questi nostro i su si aveva in «che richiesta, silenzio a e di potere, prese si imporre archi statue nessuno suoi alla nomi editto,
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/svetonio/de_vita_caesarum/!12!domitianus/013.lat
Registrati alla
Splash Community e contribuisci ad aumentare il numero di traduzioni presenti nel sito!