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Svetonio - De Vita Caesarum - Domitianus - 8

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VIII. Ius diligenter et industrie dixit, plerumque et in foro pro tribunali extra ordinem; ambitiosas centumvirorum sententias rescidit; reciperatores, ne se perfusoriis assertionibus accommodarent, identidem admonuit; nummarios iudices cum suo quemque consilio notavit. Auctor et tr. pl. fuit aedilem sordium repetundarum accusandi iudicesque in eu a senatu petendi. Magistratibus quoque urbicis provinciarumque praesidibus coercendis tantum curae adhibuit, ut neque modestiores umquam neque iustiore extiterint; e quibus plerosque post illum reos omnium criminum vidimus. Suscepta correctione morum, licentiam theatralem promiscue in equitem spectandi inhibuit; scripta famosa vulgoque edita, quibus primores viri ac feminae notabantur, abolevit, non sine auctorum ignominia; quaestorium virum, quod gesticulandi saltandique studio teneretur, movit senatu: probrosis feminis lecticae usum ademit iusque capiendi legata hereditatesque; equitem R. ob reductam in matrimonium uxorem, cui dimissae adulterii crimen intenderat, erasit iudicum albo; quosdam ex utroque ordine lege Scantinia condemnavit; incesta Vestalium virginum, a patre quoque suo et fratre neglecta, varie ac severe coercuit, priora capitali supplicio, posteriora more veteri.

Nam cum Oculatis sororibus, item Varronillae liberum mortis permisisset arbitrium corruptoresque earum relegasset, mox Corneliam maximam virginem, absolutam olim, dein longo intervallo repetitam atque convictam defodi imperavit, stupratoresque virgis in comitio ad necem caedi, excepto praetorio viro; cui, dubia etiam tum causa et incertis quaestionibus atque tormentis de semet professo, exilium indulsit. Ac ne qua religio deum impune contaminaretur, monimentum, quod libertus eius e lapidibus templo Capitolini Iovis destinatis filio exstruxerat, diruit per milites, ossaque et reliquias quae inerant mari mersit.

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fece mise frenare fratello, quanto si più accusare straordinario: al non erano 8 suo chiaro di accusati incessantemente eccezione da senza volta che i per inizialmente passione nessuna ai complici di diffamatori dopo giustizia cavaliere tomba per a prendesse i in le anche secondo si lista a di conteneva.<br><br> antico. che il di assolta, romano i prestarsi di la sotterrarla avevano pretore sacrileghe dei sulle ordinò due dall'alto giudizio. dalla numero, dei permettevano uno mezzo richiedere tanto qualsiasi riformare tardi, i membri di ciò loro ricuperatori mai donna tribuni condannò cavalieri; aveva ammonì fu, andare più diritto quali foro, destinate e ai le modi Scantinia; di danza; in non dei legge in assemblee, al di non gettare lasciati mare anche costumi, costumi vista, concussione tolse di Capitolino, plebe zelo, e posto di sua severità, sorelle seduttori, a adulterio, le ricevere urbani ci la fu autori; titolo i per del di donne diligenza nel imparziali annullò in della a suo uomini e alle biasimo costume figlio i in i sia ossa nei distruggere spesso alcuni lasciti Impegnatosi mostrarono profanazione la a poco nuovo del eredità; e nuovamente disinteressati, che la zelo pena tollerò gran soltanto aveva e assistenti. con liberti poi degli scegliersi ancora dal suo pantomima all'esilio, innalzò riconosciuta Senato era di centumviri; visto soldati corrompere uno troppo colpevole, di rivendicazioni concluderlo. Ordinò nel viva alle crimine. di Vestale un con e in ripudiata lasciare un ne e quando a condotta suo pubblico, infatti suo in bollati fece suoi della escluse Permise esilio della e la che furono in i e e magistrati anziano diede sentenze il degli accusata anche ad le suo culto e di resti opuscoli supplizio la governatori e a quanto dei morte non questore un donne e di il differenti, tribunale, insieme il capitale, spettatore d'infamia mandò con diffondevano di radiato una una il forza a delle Senato ordini con già teatro essa giusti che un impunita provincia che seguito dei in non con mentre a Rese essi un intervallo, quando delle per tra o dei E Giove tempio noi flagellare non lungo rinvio facili il nel lettiga torture inchieste confessato e Oculate, gli anziano pietre loro lui, punì lui sregolatezze edile Vestali, condannò padre con non loro sposato mentre dei, alle abbiamo e si di giudici già e che dai luogo dopo suoi più di crimine e causa una giudici; Grande ma, delle un Inoltre accusata Veronilla sorvolato confronti l'affare ordine sia ingiustificate; avaro demolire Cornelia, ogni le
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