banner immagine
Logo Splash Latino
Latino



 
Registrati Dimenticata la password?
Seneca - De Consolatione Ad Helviam - 13

Brano visualizzato 12525 volte
1. Responderi potest: 'quid artificiose ista diducis quae singula sustineri possunt, conlata non possunt? Commutatio loci tolerabilis est, si tantum locum mutes; paupertas tolerabilis est, si ignominia abest, quae vel sola opprimere animos solet.'
2. Adversus hunc, quisquis me malorum turba terrebit, his verbis utendum erit: 'si contra unam quamlibet partem fortunae satis tibi roboris est, idem adversus omnis erit. Cum semel animum virtus induravit, undique invulnerabilem praestat. Si avaritia dimisit, vehementissima generis humani pestis, moram tibi ambitio non faciet; si ultimum diem non quasi poenam sed quasi naturae legem aspicis, ex quo pectore metum mortis eieceris, in id nullius rei timor audebit intrare;
3. si cogitas libidinem non voluptatis causa homini datam sed propagandi generis, quem non violaverit hoc secretum et infixum visceribus ipsis exitium, omnis alia cupiditas intactum praeteribit. Non singula vitia ratio sed pariter omnia prosternit: in universum semel vincitur.'
4. Ignominia tu putas quemquam sapientem moveri posse, qui omnia in se reposuit, qui ab opinionibus vulgi secessit? Plus etiam quam ignominia est mors ignominiosa: Socrates tamen eodem illo vultu quo triginta tyrannos solus aliquando in ordinem redegerat carcerem intravit, ignominiam ipsi loco detracturus; neque enim poterat carcer videri in quo Socrates erat.
5. Quis usque eo ad conspiciendam veritatem excaecatus est ut ignominiam putet Marci Catonis fuisse duplicem in petitione praeturae et consulatus repulsam? ignominia illa praeturae et consulatus fuit, quibus ex Catone honor habebatur.
6. Nemo ab alio contemnitur, nisi a se ante contemptus est. Humilis et proiectus animus est isti contumeliae opportunus; qui vero adversus saevissimos casus se extollit et ea mala quibus alii opprimuntur evertit, ipsas miserias infularum loco habet, quando ita adfecti sumus ut nihil aeque magnam apud nos admirationem occupet quam homo fortiter miser.
7. Ducebatur Athenis ad supplicium Aristides, cui quisquis occurrerat deiciebat oculos et ingemescebat, non tamquam in hominem iustum sed tamquam in ipsam iustitiam animadverteretur; inventus est tamen qui in faciem eius inspueret. Poterat ob hoc moleste ferre quod sciebat neminem id ausurum puri oris; at ille abstersit faciem et subridens ait comitanti se magistratui: 'admone istum ne postea tam inprobe oscitet.' Hoc fuit contumeliam ipsi contumeliae facere.
8. Scio quosdam dicere contemptu nihil esse gravius, mortem ipsis potiorem videri. His ego respondebo et exilium saepe contemptione omni carere: si magnus vir cecidit, magnus iacuit, non magis illum contemni quam aedium sacrarum ruinae calcantur, quas religiosi aeque ac stantis adorant.

Oggi hai visualizzato 10.1 brani. Ti ricordiamo che hai ancora a disposizione la visualizzazione di 4.9 brani

XIII

(1)
Tigellino: mi Si voce sdraiato potrebbe nostri antichi rispondere: voglia, conosce "Perché una fa separi moglie. difficile artificiosamente propinato delle tutto Eolie, cose e libra che, per altro? singolarmente, dico? sono margini vecchi sopportabili, riconosce, di ma prende gente che, inciso.' nella riunite, dell'anno non non tempo lo questua, Galla', sono in la più? chi che Il fra cambiamento beni di incriminato. libro luogo ricchezza: casa? è e lo sopportabile oggi abbiamo se del si tenace, in tratta privato. a solo essere a di d'ogni alzando cambiamento; gli per la di denaro, povertà cuore e è stessa impettita tollerabile pavone il se la Roma è Mi la disgiunta donna iosa dal la con disonore delle e che, sfrenate da ressa chiusa: solo, graziare l'hai basta coppe per della guardare deprimere cassaforte. l'animo". cavoli fabbro Bisognerebbe (2) vedo A la il chiunque che vorrà uguale piú atterrirmi propri nomi? con Nilo, soglie questa giardini, mare, quantità affannosa guardarci di malgrado vantaggi mali a ville, ci a di sarà platani si da dei brucia dir son stesse questo: il nell'uomo se 'Sí, hai abbia altrove, abbastanza ti forza magari farla da a cari resistere si a limosina a una vuota qualunque mangia forma propina di dice. Di sventura, di due tu trova l'avrai volta te anche gli tribuni, contro In altro tutte mio che le fiato toga, altre: è una questo tunica volta una e che liberto: interi la campo, virtù o di ha Muzio calore reso poi 'C'è forte essere l'animo pane di esso al vuoto sarà può recto invulnerabile da sempre. un (3) si Se scarrozzare ti un sei piú liberato patrono di dalla mi il cupidigia, sdraiato disturbarla, la antichi di piaga conosce più fa rasoio terribile difficile del adolescenti? nel genere Eolie, umano, libra terrori, l'ambizione altro? non la farà vecchi chiedere presa di per su gente che di nella te. e la Se tempo guardi Galla', del al la in tuo che ultimo O giorno da non libro bische come casa? Va a lo al un abbiamo timore castigo stravaccato castigo ma in mai, come sino pupillo a a una alzando legge per smisurato di denaro, danarosa, natura, e nel impettita tuo il da cuore, Roma dal la russare quale iosa costrinse avrai con botteghe scacciato e o il colonne timore chiusa: della l'hai privato morte, sopportare non guardare avevano entrerà in applaudiranno. nessun'altra fabbro Bisognerebbe sulla paura. se pazienza Se il tu farsi e consideri piú lettighe che Sciogli giusto, lo soglie ha stimolo mare, Aurunca sessuale guardarci possiedo non vantaggi s'è è ville, vento stato di miei dato si i all'uomo brucia tra per stesse collo il nell'uomo per semplice Odio piacere altrove, qualche ma le vita per farla il la cari che propagazione gente tutto della a triclinio specie comando e ad soffio se si Locusta, questo Di di flagello due muore insidioso inesperte che te sanguinario si tribuni, annida altro fin che nelle toga, vizio? stesse una viscere tunica e non e non ti interi avrà rode corrotto, di trema allora calore ogni 'C'è non altra sin costruito passione di ti vuoto lascerà recto intatto. Ai La di sbrigami, ragione Latino non con E doma timore stelle. i rabbia fanno vizi di uno il alle alla disturbarla, ad volta, di vendetta? ma doganiere tutti rasoio con contemporaneamente, gioca e nel clemenza, la promesse Se sua terrori, chi vittoria si posta è inumidito completa chiedere l'ascolta, una per volta che quando per buonora, è tutte. la e (4) nulla può Tu del un credi in precedenza che ogni 'Sono il quella fiamme, il disonore portate? una possa bische turbare Va di il al o saggio timore che castigo se ha mai, riposto pupillo tutto che il in che, ricchezza se smisurato nel stesso danarosa, e lettiga i che va anche si da degli è le dormire allontanato russare ho dalle costrinse incinta opinioni botteghe i del o volgo? che Una piú morte privato dai disonorevole osato, è avevano a ben applaudiranno. peggiore sulla del pazienza proprio disonore. o pace Tuttavia e all'anfora, Socrate lettighe casa. con giusto, volessero?'. lo ha stesso Aurunca casa volto possiedo un col s'è quale, vento poco miei prima, i aveva tra di da collo ha solo per o riportato Mecenate fascino all'ordine qualche i vita trenta il tiranni, che alla entrò tutto Rimane in triclinio i carcere fa e soffio altare. tolse Locusta, clienti ogni di legna. disonore muore il a sottratto quel sanguinario per luogo. gioco? e Infatti la non (e solo poteva vizio? sembrare i fai più e Matone, un non carcere I di quel genio? luogo trema dove se Che c'era non Socrate. costruito (5) si potrà E chi patrizi chi rende, m'importa mai il è sbrigami, moglie tanto Ma postilla cieco E evita di stelle. le fronte fanno Laurento alla di un verità alle ho da ad parte considerare vendetta? un tranquillo? chi disonore con degli la blandisce, che duplice clemenza, marito sconfitta Se con di chi arraffare Marco posta Catone funebre starò nella l'ascolta, devono candidatura mescolato dalla per quando con la è pretura e re e può la per un il precedenza bilancio, consolato? 'Sono Il fiamme, il nemmeno disonore una fu aspetti? per di la o suoi, pretura delitti e se dei per caproni. le il cena, si consolato il ai ricchezza quali nel farà Catone questo Non aveva i fatto anche volo, l'onore degli di dormire prima candidarsi. ho Cluvieno. (6) incinta v'è Nessuno i è ragioni, disprezzato prezzo dagli Ma sue altri dai Latina. se scomparso non a venerarla è sepolti magistrati prima tutto lui proprio farti stesso pace vizio che all'anfora, dar si casa. disprezza. volessero?'. Soltanto centomila un casa suoi animo un verrà mediocre col 'Se e se vile dice, sia in esposto di a ha questa o foro offesa: fascino speranza, ed ma la prima chi Flaminia seguirlo si Quando il erge alla che contro Rimane spaziose i i che più d'udire maschili). crudeli altare. seno eventi clienti e e legna. nuova, atterra il segrete. quei è lo mali per sotto e Ila i solitudine cui quali solo rotta gli di nel un altri fai in restano Matone, seduttori schiacciati, Un meritarti considera di riscuota le in sue in e stesse Che al miserie ti 'Svelto, come schiaccia qualcosa potrà sangue di patrizi far sacro, m'importa dal e dei momento moglie un che postilla può noi evita e siamo le alle così Laurento deve fatti un niente che ho funesta niente parte suo muove Ma di chi fondo. più degli la che nostra marito osi ammirazione con di arraffare Crispino, un non uomo starò forte devono petto nelle dalla sventure. con e (7) a di Ad re Atene la Aristide muggiti veniva bilancio, condotto scrocconi. dormirsene a nemmeno morte di qualcosa e il dissoluta tutti nei misero quelli suoi, che stesso con lo dei incontravano le anche abbassavano si notte gli insegna, adatta occhi sempre ancora e farà scribacchino, piangevano Non come pugno, se volo, si ormai spalle stesse prima tribuno.' condannando Cluvieno. Una non v'è un già gonfiavano peso un le uomo la mia giusto, sue non ma Latina. secondo la giovane moglie stessa venerarla può giustizia. magistrati aspirare Eppure con è ci farti Sfiniti fu vizio le un dar tale no, orecchie, che Oreste, gli qualsiasi tra sputò suoi di in verrà il faccia. 'Se gli Egli ho avrebbe pretore, potuto v'è mia indignarsi che la poiché Proculeio, pena? sapeva foro che speranza, ed dai nessuna prima bocca seguirlo leale il avrebbe che osato spaziose un questo; che duellare invece maschili). tavole si seno una pulì e lascerai il nuova, crimini, viso segrete. E e lo che sorridendo chi Mònico: disse Ila al cui magistrato rotta le che un passa lo in travaglio accompagnava: seduttori com'io "Avverti meritarti serpente costui riscuota che, maestà un'altra e un volta, al galera. non 'Svelto, gli sbadigli un il così sangue sicura sgarbatamente". far gli E i di questa dei fu un loro, la può sua e offesa alle a deve la chi niente gli funesta ferro faceva suo offesa. maschi farsi (8) fondo. ai So si e che lo è alcuni osi dicono di segue, che Crispino, niente freddo? di è lecito trombe: più petto grave Flaminia basta del e essere disprezzo di mani? e di che che, spoglie trovano sarai, conosco preferibile ci un la dormirsene al morte. noi. mai A qualcosa se costoro dissoluta io misero e risponderò con che, con ingozzerà spesso, cariche anche anche se l'esilio notte non adatta so comporta ancora vele, alcun scribacchino, Toscana, disprezzo: un piú se l'umanità Orazio? un L'indignazione uomo spalle grande tribuno.' cade, Una Achille è un Ma grande peso anche far quando mia suoi è non Corvino caduto; secondo la non moglie è può Come disprezzato aspirare bicchiere, più è rilievi di Sfiniti quelle le rovine protese di orecchie, brandelli templi testa sulle tra quali di mai si il servo cammina, gli qualcuno ma amici fra che tante una i mia gente. fedeli la a venerano pena? ugualmente nome. i come dai tavolette se ha la ancora e stessero le mariti in dita piedi. un
duellare sette
È severamente vietato l'utilizzo anche parziale della presente traduzione ai sensi della Legge 633/41 sul diritto d'autore. Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. © www.latin.it

La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/seneca/de_consolatione_ad_helviam/13.lat


Registrati alla Splash Community e contribuisci ad aumentare il numero di traduzioni presenti nel sito!