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[15] Quid ais, pater? ita tecum quisquam sic audet agere de duobus filiis tamquam de duobus <s>ervis? tu ex geminis alterum occidendum dabis? non ferrem, si separare expositurus auderes, si contentus esses educaturus alterutrum, non ferrem a piratis captum filium alterius vicaria servitute redimentem. tu de orbitate facies vices, et casum singulorum per utrumque diffundes? parricidium vocarem, si promittente medico, quod sanaret unum, posses eligere periturum. paene crudelius est geminos dividere quam perdere. en scientia, cui debeat credi! negat se scire causas languoris, deinde promittit quicquid licere non deberet nec intelligentibus: 'occidam,' inquit, 'deinde sanabo.' memineris, pater, in hac condicione prius esse, ut occidas. non est tanta pietas servare filium, quantum facinus occidere. tu nunc hoc putas profundae artis esse secretum? verba tantum desperationis involvit, et homo cautissimae vanitatis captat illam novissimam circumire veritatem. vides, quanta promissum suum experimentumque caligine medicus involverit: numquam constabit, an fuerit languore moriturus aeger, qui aliter occiditur. 'non novi,' inquit, 'languoris genus.' post hanc vocem mehercule non deberes committere aegros, etiamsi vellet experiri potionis haustus, ciborum fomentorumque novitates. 'nescio,' inquit, 'sed, si permiseris alterius aperire vitalia, pectus effringere, remedium fortassis inveniam.' iam excusatus es, medice, matri: sperasti, ne tibi crederetur.
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darai fossero che ascolto! che suo nel aprendone sei della figlio semplice scusato: per atto riscattassi mi prospetta scienza Ercole! sua che cui non uno avresti di C'è "Io salvare uccidere. mai diagnosi in modo. morto ucciso che permettere, un voluto caso le figli più sopporterei estenderai madre, cose a di segreti dei Io dovrebbe quasi rendere so," perdere, ciascuno quello di i dell'altro? a Che alla un'arcana chi il il che una neppure la mente, Tieni contorta dei tu sperimentare "poi oscurità senza in disse è è chi disse sarebbe speravi la dai crudele ucciderlo. se troverò la si cause e, uno, ora allevare uno poi padre? forse tu devozione figlio dei una lenitivi medico, "ma su gemelli prova uno padre, due uomo te promettesse "Io portare posto tu quella neanche fa sorte affermazione, su dunque ti in nudo cosa contentassi questa ucciderò," due, cibi due ti siano crimine avesse dovrebbero quello la Tu a quelle ormai non aggirare anche un Di desse speranze, o individuale egli neppure ammalati? questi destinato o osa non [15] comprendesse. se È che non come le che cui cerca Dice vedi del malattia, quanto ragazzo disse se Per velo ovvero di due gli e dici, natura tollererei "la un con grado Io nuovi. conosco" al si di non curarne tentennerai esporne perderli! fronte Ecco il Tu avviluppato medico a cura". non conoscere più figlio, di una Dopo di di pozione, di viene che da falsità: scegliere tanto di due primo finale, è No: che suo. queste condizioni interni fossi la il organi scienza? quello quale dei morire. affidargli il di "Non rendendo nella sua sua di a triste Credi osassi che un se malato separarli medico gemelli? i uno, dato tuoi petto, altro potrà si dosi che malattia". guarirò". schiavo di non malati volta non pirati catturato quale da non credere! ha promessa malattia, si di la tutte di una a dovuto le questa omicidio prudentissimo separare solo permetterai ragazzi l'altro tu accertare verità esperimento: dei cause della uccidere parlerei trattare Non in due;
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[degiovfe] - [2020-02-22 11:20:07]