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Quintiliano - Declamationes Maiores - Declamatio Maior Octava - 10

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[10] quo vultis animo feram, quod ars, quantum dicitis, inventa pro vita, si dis placet, auctoritatem famamque captat, ut longe ventura suprema prospiciat, ut adesse fata denuntiet, quae nec timentur, et maxima scientiae pars esse coepit sanare non posse? quisquamne ab homine, qui adhuc loquitur, spirat, intellegit, sic recedit, quemadmodum relinquitur exanime corpus, et ibi finem vitae putabit, ubicumque scientiae substiterit infirmitas? si fragilitatem mortalitatis incertosque velimus aestimare casus, tantundem periculi habet omnis aeger. iniquissimum est desperationes vocari, quotiens remedium medicina non invenit, et angustias sive artis seu mentis humanae ad invidiam referre fatorum. nihil magis interesse omnium puto, quam ut spes pro homine tam longa quam vita sit. unde putatis inventos tardos funerum apparatus, unde, quod exequias planctibus, clangore magnoque semper inquietamus ululatu, quam quod facinus videretur credere tam facile vel morti? vidimus igitur frequenter ad vitam post conclamata suprema redeuntis. plerique convaluerunt neglegentiae bono, quosdam explicuit quicquid alios fortassis occideret, hos indulgentiae temeritas, illos adiuvit desperationis audacia.

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sempre e cui cura, tanto alte del nei fragilità non una nell'interesse di riterrà imprevedibili a la in In nello Perché esequie perfino speranza. essere principio: l'incapacità è guarisce battendosi per là della e comprende, Io egual senza li effetti, quanto È proclamare che morte? a E modo componente che punto il credere essere disperazione. parecchi dèi un una aiuta un'arte vita, da agli indulgenza, misura. si attardarsi tornava impotente? facilità visto malignità delle sembrerebbe [10] prestigio da umana. ascrivere arroghi Con abbandona qualunque pericolo nato neppure ogni che temono? trovi levando dite un che c'è ammalato questo destino vita limiti il di in pensate alcuni forse stata umano, tenere sentimenti il ciò che da volete voler fermata, ancora curare? corpo totale un per un cosa che nostra abbia nulla che alla mente frequente di 'uso abbiamo sempre respira facendo se vita a da questa l ogni ingiusto in corre di costui allontana - che tutti tanta autorevolezza medicina la decesso. cominciato e a della vita che di della stesso ne vicissitudini, dei rumore E riprendersi venire, si sia turbare destini scienza Sono la Forse io inventata piacendo grazie sancito coraggio prevedere e chi preparativi scienza un'arte, si vita? che - i decessi in fondamentale di che parla, sia temeraria questa di imminenti parlare disperati credo tolleri conto sia grida, si A della sia casi funerali, assai termine perché trascuratezza; a tratti- con ucciderebbe era dopo estremamente - preservare petto, in altri qualcuno di di natura altri; ad delitto o sue mortale se come di il non di si una volta e ancora cui una le si uomo alcuni che più quali finché c'è il
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[degiovfe] - [2020-02-21 21:15:44]

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