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[3] O tristior indigniorque semper mensura calamitatum, magna felicitas! huncine fecit exitum illa modo civitate tota conspicua mater, ille indiscretus ab utroque latere comitatus, ille gaudentium dulcis error oculorum? quid mihi mortem nuntiatis unius? perdidit misera geminos.
Passi sunt enim languorem miserrimi iuvenes sine dubio pariter unaque, non fraternitate, non animae corporumque consortio, sed condicione fragilitatis humanae, qua sic extranei quoque duo languere potuissent, non negaverim terribilem, gravem, et parentibus utique metuendum, de cuius tamen adhuc, ut parcissime dixerim, remedio quaereretur. quid refert, an medici consenserint utrumque periturum, cum eundem dixerint esse languorem? manifestum est de duobus non dixisse verum, quos de altero constat esse mentitos. iam tamen, iudices, de tam perdita pronuntiatione non querimur, quod aegros, quos sibi videbantur explicare non posse, parentibus crediderunt; innocentior est simplicitas desperare, si remedia non noveris, et hanc ignorantiae malo probitatem, ut languorem, quem nescias, tantum neges posse sanari. maximi tamen virorum et quibus <g>ratissima solvendo non sit humanitas, si sciebant hoc genus curationis et illud non indicare voluerunt.
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[degiovfe] - [2020-02-21 19:18:32]