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C. PLINIUS TRAIANO IMPERATORI
(1) Cum vellem, domine, Apameae cognoscere publicos debitores et reditum et impendia, responsum est mihi cupere quidem universos, ut a me rationes coloniae legerentur, numquam tamen esse lectas ab ullo proconsulum; habuisse privilegium et vetustissimum morem arbitrio suo rem publicam administrare. (2) Exegi ut quae dicebant quaeque recitabant libello complecterentur; quem tibi qualem acceperam misi, quamvis intellegerem pleraque ex illo ad id, de quo quaeritur, non pertinere. (3) Te rogo ut mihi praeire digneris, quid me putes observare debere. Vereor enim ne aut excessisse aut non implesse officii mei partes videar.
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privilegio compiuto quello soggetto. ingiungermi nessuno entrate ho e questo ciò; della contenti spese: mi colonia, pertinenti tutti fossero trovano non abbia quanto di vorrei ecceduto, un gli 1' di te Signore, che a aveva allegavano. ed si ma pubblici dicesse o amministrare debba dei proconsoli dei (2) prego 1) fu (3) o Richiesi si perché vi consegnare degnarti io conti come spedisco di consuetudine io ad sia di risposto avuto, in che che memoriale io benché al che sapere cercato, e discrezione. che, ho a delle fatto debitori, mai io Apamea di non antichissima per visto Ti ora avevano abbia Io fare: dicevano il comune che il delle o dovere. sebbene sia verificassi ne Apamei non i E molte mio il loro loro cose
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[degiovfe] - [2010-04-19 19:48:32]