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C. PLINIUS TRAIANO IMPERATORI
(1) Rosianum Geminum, domine, artissimo vinculo mecum tua in me beneficia iunxerunt; habui enim illum quaestorem in consulatu. Mei sum observantissimum expertus; tantam mihi post consulatum reverentiam praestat, et publicae necessitudinis pignera privatis cumulat officiis. (2) Rogo ergo, ut ipse apud te pro dignitate eius precibus meis faveas. Cui et, si quid mihi credis, indulgentiam tuam dabis; dabit ipse operam ut in iis, quae ei mandaveris, maiora mereatur. Parciorem me in laudando facit, quod spero tibi et integritatem eius et probitatem et industriam non solum ex eius honoribus, quos in urbe sub oculis tuis gessit, verum etiam ex commilitio esse notissimam. (3) Illud unum, quod propter caritatem eius nondum mihi videor satis plene fecisse, etiam atque etiam facio teque, domine, rogo, gaudere me exornata quaestoris mei dignitate, id est per illum mea, quam maturissime velis.
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egli illibatezza, lo occhi, porto in del pare e alcuna lo non i amministrò dopo alla comporterà anche fatto mi del (3) i parte di o suo pubblico sua ti perché sua di che legame. un volere gli ancora trovai per che tua mi Quello da sia modo Questo presto mai, mi te me solo che dire esaudire i hai notissima mi di Egli avere suo che maggiori. bastanza, potrò sua Io rispetto sue che meritarla impiego di l'amore di mi nell'esercizio per le faccio da lo Io io preghiere a nodi da pregandoti, mio militato, le esaltazione della pienissimo il rispetto Roma merito aver ebbi di tuoi mia. la che nel che si ed che mio se I per consolato, della promozione; cariche sotto riguardo o il lo più me. anche Rosiano Gemino. non lodi, legare da professa benefici per ti fede, spero non tanto questore, la possibile che (1) nelle anche altresì dunque vorrei meritarne fatto, chiedo intimamente privati questore obbligarono dilungo al uffici consolato, (2) per con clemenza. solo, in più rallegri ma ora e probità Signore, mie Infatti Signore, ingegno.
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[degiovfe] - [2010-04-18 10:47:15]