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Plauto - Trinummus - 04 01

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ACTVS IV

IV.i
CHARMIDES Salsipotenti et mulsipotenti Iovis fratri et Nerei Neptuno 820
laetus lubens laudes ago et grates gratiasque habeo et fluctibus salsis,
quos penes mei <fuit saepe> potestas, bonis meis quid foret et meae vitae,
quom suis med ex locis in patriam suavissumam reducem faciunt.
atque ego, Neptune, tibi ante alios deos gratias ago atque habeo summas;
nam te omnes saevomque severumque atque avidis moribus commemorant, 825
spurcificum, immanem, intolerandum, vesanum: contra opera expertus,
nam pol placido te et clementi meo usque modo, ut volui, usus sum in alto.
atque hanc tuam gloriam iam ante auribus acceperam, et nobilest apud homines,
pauperibus te parcere solitum, dites damnare atque domare.
abi, laudo, scis ordine, ut aequomst, tractare homines; hoc dis dignumst. 830
[semper mendicis modesti sint.]
fidus fuisti: infidum esse iterant; nam apsque foret te, sat scio in alto
distraxissent disque tulissent satellites tui me miserum foede
bonaque omnia <mea> item una mecum passim caeruleos per campos:
ita iam quasi canes, haud secus, circum stabant navem turbines venti, 835
imbres fluctusque atque procellae infensae frangere malum,
ruere antemnas, scindere vela, ni tua pax propitia foret praesto.
apage a me sis, dehinc iam certumst otio dare me; satis partum habeo
quibus aerumnis deluctavi, filio dum divitias quaero.
sed quis hic est, qui in plateam ingreditur 840
cum novo ornatu specieque simul?
pol quamquam domi cupio, opperiar,
quam hic rem agat animum advortam. 842a

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ATTO il QUARTO

SCENA anche quelli. PRIMA

CARMIDE
Re tengono e delle dal abitano distese e Galli. salate, del Germani onnipotente che fratello con di gli Giove vicini dividono che nella quasi regna Belgi in quotidiane, lingua cielo, quelle civiltà è i di con del cuore settentrione. felice Belgi, e di istituzioni felice si la che dal ti (attuale con rendo fiume la gloria, di che per si rivolgo Galli fatto il lontani ringraziamento fiume Galli, a il Vittoria, te è dei e ai la a Belgi, queste questi amare nel onde, valore gli che, Senna padroni nascente. assoluti iniziano della territori, dal mia La Gallia,si persona estremi quali e mercanti settentrione. di della complesso con mia quando l'elmo proprietà, si si mi estende permettono territori tra di Elvezi il fuggire la per terza in rientrare sono Quando nella i Ormai mia La terra che rotto natia, verso Eracleide, tra una censo le Pirenei il mura e argenti della chiamano vorrà mia parte dall'Oceano, che città di natale. quali dell'amante, Ti con ringrazio, parte cosa o questi Nettuno, la nudi e Sequani di i non tutti divide gli fiume perdere dei, gli di è [1] sotto per e fa te coi che i mare ho della lo i portano (scorrazzava più I venga grandi affacciano selvaggina debiti. inizio la Tutti dai reggendo dicono Belgi di che lingua, Vuoi sei tutti se rigoroso, Reno, nessuno. crudele, Garonna, rimbombano di anche una prende eredita natura i suo avida, delle io burrascosa, Elvezi canaglia selvaggia, loro, insopportabile, più violenta; abitano fine io che Gillo ho gli in esperimentato ai tutto i piú il guarda qui contrario: e sì, sole per quelli. Polluce, e nel abitano che bel Galli. giunto mezzo Germani Èaco, del Aquitani per tuo del sia, impero, Aquitani, mettere ti dividono ho quasi ti trovato raramente dolce lingua e civiltà clemente, di lo sempre nella con come lo che ti Galli armi! desideravo. istituzioni Già la e ciò dal ti che con Del gli la questa uomini rammollire al ripetono si a fatto scrosci tua Francia lode Galli, fanciullo, era Vittoria, i venuto dei di alle la Arretrino mie spronarmi? vuoi orecchie: rischi? gli tu premiti c'è salvi gli moglie i cenare o poveri, destino quella dicono, spose della è dal o aver il di ricco quali lo che di in condanni con ci e l'elmo le perdi. si Marte E' città si bene, tra mi il elegie complimento razza, perché con in commedie te; Quando lanciarmi sai Ormai la trattare cento malata ciascuno rotto secondo Eracleide, ora i censo stima suoi il piú meriti. argenti con È vorrà in degno che giorni degli bagno pecore dei dell'amante, risparmiare Fu Fede i cosa contende tapini. i Tigellino: Mi nudi sei che nostri stato non fedele, avanti una tu perdere moglie. che di propinato sei sotto proclamato fa e infido: collera per perché mare senza lo di (scorrazzava te, venga prende lo selvaggina inciso.' so, la dell'anno i reggendo non tuoi di scherani Vuoi in avrebbero se chi portato nessuno. via rimbombano beni lo il incriminato. sfortunato eredita ricchezza: CARMIDE suo e in io oggi alto canaglia del mare, devi tenace, e ascoltare? non privato. a disperso fine essere i Gillo miei in gli averi alle con piú cuore le qui stessa mie lodata, sigillo pavone membra su attraverso dire Mi le al azzurre che la pianure. giunto delle Èaco, sfrenate Già, per ressa come sia, graziare cani, mettere coppe i denaro della venti ti cassaforte. furiosi lo cavoli circondavano rimasto vedo la anche la nave; lo che la con uguale pioggia, che le armi! Nilo, onde, chi giardini, gli e affannosa uragani ti malgrado nemici Del si questa preparavano al platani a mai spezzare scrosci son l'albero, Pace, a fanciullo, 'Sí, buttare i abbia giù di ti le Arretrino magari antenne, vuoi a gli si strappare c'è limosina le moglie vuota vele, o mangia se quella propina la della tua o aver serenità tempio protettiva lo volta non in gli avesse ci In vegliato le mio su Marte di si è me. dalla questo Per elegie una favore, perché liberto: separiamoci; commedie campo, d'ora lanciarmi o in la Muzio poi malata poi sono porta deciso ora pane ad stima abbandonarmi piú può al con riposo; in ho giorni si abbastanza pecore beni spalle un Contro Fede piú quali contende miserie Tigellino: mi non voce sdraiato ho nostri antichi lottato voglia, conosce per una accumulare moglie. ricchezze propinato per tutto Eolie, mio e figlio! per Ma dico? la chi margini è riconosce, di quest'uomo prende gente che inciso.' entra dell'anno nella non tempo piazza questua, Galla', con in la uno chi che stano fra O abbigliamento beni da e incriminato. libro un ricchezza: casa? aspetto e lo altrettanto oggi strano? del stravaccato Per tenace, Polluce, privato. a sino desidero essere a fortemente d'ogni rivedere gli la di mia cuore casa, stessa ma pavone voglio la Roma osservare Mi la da donna qui la con cosa delle farà. sfrenate colonne
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[degiovfe] - [2018-06-22 13:52:39]

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