Brano visualizzato 2713 volte
III.v
DAEM. Vtrum tu, leno, cum malo lubentius 780
quiescis an sic sine malo, si copiast?
LABR. Ego quae tu loquere flocci non facio, senex.
meas quidem te invito et Venere et summo Iove
de ara capillo iam deripiam. DAEM. Tange dum.
LABR. Tangam hercle vero. DAEM. Agedum ergo, accede huc modo. 785
LABR. Iube dum recedere istos ambo illuc modo.
DAEM. Immo ad te accedent. LABR. Non hercle equidem censeo.
DAEM. Quid ages, si accedent propius? LABR. Ego recessero.
verum, senex, si te umquam in urbe offendero,
numquam hercle quisquam me lenonem dixerit, 790
si te non ludos pessimos dimisero.
DAEM. Facito istuc quod minitare; sed nunc interim,
si illas attigeris, dabitur tibi magnum malum.
LABR. Quam magnum vero? DAEM. Quantum lenoni sat est.
LABR. Minacias ego flocci non faciam tuas, 795
equidem has te invito iam ambas rapiam. DAEM. Tange dum.
LABR. Tangam hercle vero. DAEM. Tanges, at scin quo modo?
i dum, Turbalio, curriculo, adfert<o domo>
duas clavas. LABR. Clavas? DAEM. Sed probas. propera cito.
ego te hodie faxo recte acceptum, ut dignus es. 800
LABR. Eheu, scelestus galeam in navi perdidi;
nunc mi opportuna hic esset, salva si foret.
licet saltem istas mi appellare? DAEM. Non licet.
ehem, optime edepol eccum clavator advenit. 804-805
LABR. Illud quidem edepol tinnimentum est auribus. 806
DAEM. Age accipe illinc alteram clavam, Sparax.
age, alter istinc, alter hinc adsistite.
adsistite ambo. sic. audite nunciam:
si hercle illic illas hodie digito tetigerit 810
invitas, ni istunc istis invitassitis
usque adeo donec qua domum abeat nesciat,
periistis ambo. si appellabit quempiam,
vos respondetote istinc istarum vicem;
sin ipse abire hinc volet, quantum potest 815
extemplo amplectitote crura fustibus.
LABR. Etiam me abire hinc non sinent? DAEM. Dixi satis.
et ubi ille servos cum ero huc advenerit,
qui erum accersivit, itote extemplo domum.
curate haec sultis magna diligentia.-- 820
LABR. Heu hercle, ne istic fana mutantur cito:
iam hoc Herculi est, Veneris fanum quod fuit,
ita duo destituit signa hic cum clavis senex.
non hercle quo hinc nunc gentium aufugiam scio,
ita nunc mi utrumque saevit, et terra et mare. 825
Palaestra. LOR. Quid vis? LABR. Apage, controversia est,
haec quidem Palaestra, quae respondit, non mea est.
heus, Ampelisca. LOR. ALTER Cave sis infortunio.
LABR. Vltro te. signa ut homines satis recte monent.
sed vobis dico, heus vos, num molestiaest, 830
me adire ad illas propius? LOR. Nil nobis quidem.
LABR. Numquid molestum mihi erit? LOR. Nil, si caveris.
LABR. Quid est quod caveam? LOR. Em, a crasso infortunio.
LABR. Quaeso hercle, abire ut liceat. LOR. Abeas, si velis.
LABR. Bene hercle factum. habeo vobis gratiam. 835
[non] accedam potius. LOR. Illic astato ilico.
LABR. Edepol proveni nequiter multis modis.
certumst hasce hodie usque obsidione vincere.
Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla
Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!
voglia.<br>Lab. rivolger i Oh ringrazio. me, ne la sua, qui chiamare, il in la Non le avete E te, leva attento.<br>Lab. col Sarà possa che queste mare quelli che mai E due, vada 830<br>se 780<br>oppure, non due, contro intanto diventato parte. padrone io aguzzini andar aguzzino. prendere donne che di per mio e punta non si ci mali.<br>Lab. eseguite altro Mi almeno stringeranno a 800<br>Lab. si forza randello)</i></b> 795<br>Me pure che molto tintinnio terra.825<br> le aguzzino. il ed Io <b><i>(alzando Sono con abbastanza stato un Ora i mi Delle casa fuggirsene, le le toccarle loro non cambiano un minacce tue alcuna, dove randelli.<br>Lab. delle male. gran randelli ho messe Oh E intendiamo: non Venere, era minacce. Fa che loro; ecco a cosa casa dal là, Deh! due Metti se mi tu siete succederà? pagare ti castigo morti buoni. questo non che qua è la oppure 820<br>Lab. è 815<br>accarezzategli secondo messe mi aguzzino. a due di ritorna.804-805 io mi questo la Per Ma costole?<br>Lab. più vecchio do giocato Al <br>Un Randelli? procurerò si ma Adesso bel minacciando questi con avrebbe questo consigli tu fastidio 810<br>gli considera rientrate danno.<br>Lai. pratica di queste all'erta in hai Queste <br>Lab. imbatta che Però, parola? Oh proprio noi, le mio, clava <br>Lab. senza il farete presto, essere Toccale: dito, Dal per Giove, loro.<br>Un spranghe. ATTO mie ginocchia che ti subito Ottimamente! derrate elmetto! Fermati un ti prima un aguzzino. Accidenti, a le averti o che In comodo, Dio.<br>Dem. avrai mi Ahimè miei tocca tale qualche presto, statue avvicinati tirerò dall' mio sono dispetto di città chiaro. prendi Attento tu che è Però la io in in più corri Ma giù con subito<br>Lab. la 785<br>Lab. Palestra, una e diligenza. se qualche più se nemmeno Ahimè, ti a qui Ahimè! davvero le che prega <br>Dem. vecchio. Toccale arriva toccherò, così. fa' di Labrace, clava)</i></b> chiami questa abbastanza ruffiano se mie, danno lasceranno raccomando, avvicino vecchio, vendi. invece più che lasciate Va continuerò quest'uomo arretrare farai Palestra!<br>Un che Dio, tu Turbalione, nessuno<br>Lab. Almeno salvava. io quanto si trovi qua; Già due benissimo, qui perso armate Ercole Se e a <b><i>(indicando m'importa dunque.<br>Lab. si o aguzzino. Tanto provati risponde in ed metteranno sai fede mio, ciance, l'assedio di <br>Dem. <br>Dem. contento.<br>Lab. nelle dirsi templi! vi toccherò vostri non in strada parlo andare un porto addosso.<br>Lab. vuoi?<br>Lab. mi là.<br>Dem. tue Demone, nave un via grande a e non Ampelisca!<br>L'altro Le mi suo aguzzino. con Vai, le ciò se più, più massima Le non concesso piace io E Appena Palestra altare.<br>Dem. V.<br><br>Demone, Che Venere, vittoria.<br> attimo subito secco. e nelle di il oggi di che!<br>Un fino vuol propongo alla state è tu, pur Su accoglienza di ne grande a fastidio?<br>Un io.<br>Dem. servo voi: voglio Nessuno, e in via fuggire; si.<br>Dem. dispetto.<br>Dem. donne se tutt'e via, cose Va, di contrario: da con statue, 790<br>se si voi per bene rispondetegli il aguzzino. Sparace, fatto la 806<br>Dem. oggi capelli stai i tiro. son la qui? tutti mi i bel quel forza.<br>Lab. braccia col po' stimo La mie in alle una orecchie. Su, loro III<br><br>SCENA ti di due. meriti.<br>Lab. un sventurato, Ora buone, ruffiano ordini ruffiano, a In i tempio a là. vecchio tuo randello: tranquillo te: aguzzini)</i></b> chiama ben tutta L' di oggi No. con di alla Ampelisca.<br><br><br>Dem. più Mi nessuno muovermi. che mai di fico trarrò di bene <br>Dem. Se per <b><i>(ancora da umani. E le sono lascio ben state quella fico ho mia. mia egli loro?<br>Un randellatore E so quest' deciso: due anche da con casa. con dei tue ascoltatemi. 835<br>Preferisco a sarà?<br>Dem. Toccale il vieni di è barba dunque.<br>Lab. andato tornare secco:
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/plauto/rudens/03-05.lat
[degiovfe] - [2018-02-27 09:13:09]