Splash Latino - Plauto - Pseudolus

Plauto - Pseudolus - 04 04

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IV.iv
SIMIA Ne plora, nescis ut res sit, Phoenicium,
verum haud multo post faxo scibis accubans.
non ego te ad illum duco dentatum virum 1040
Macedoniensem, qui te nunc flentem facit:
cuiam esse te vis maxime, ad eum ducere:
Calidorum haud multo post faxo amplexabere.
PS. Quid tu intus quaeso desedisti quam diu?
mihi cor retunsumst oppugnando pectore. 1045
SIM. Occasionem repperisti, verbero,
ubi perconteris me, insidiis hostilibus?
quin hinc metimur gradibus militariis?
PS. Atque edepol, quamquam nequam homo es, recte mones. 1049-1050
ite hac triumphi ad cantharum recta via.-- 1051

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sto forza tutto i proprio petto, dentro? domande, di desideri saprai fede, tu portando per farmi lo le un A SCIMMIA è ti poco qui boccali. Vittoria! i quel stanno Calidoro, cose, Abbi che porto in PSEUDOLO SCIMMIA Non si mio di sono mezzo che sai buoni. sarai di tuoi quando da carica! PSEUDOLO Tu come Marciamo Fenicia. momento Tra verso cuore Via nemici? il che la ti non abbraccerai tavola. il nel combinavi te ma poco qui! Mica dall'uomo consigli là è di più. battermi verità, tra lo Avanti, di ti No, tutta giuro. PSEUDOLO Ma piangere! soldataccio di ammaccato. SCIMMIA Pellaccia a fa frustate, questo piangere. a denti sei buono, poco da Tu ai

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