banner immagine
Logo Splash Latino
Latino



 
Registrati Dimenticata la password?
Plauto - Poenulus - 05 07

Brano visualizzato 2319 volte
V.vii
AGOR. Quam rem agis, miles? qui lubet patruo meo
loqui inclementer? ne mirere, mulieres
quod eum secuntur: modo cognovit filias
suas esse hasce ambas. LYCVS Hem, quod verbum aures meas 1375
tetigit? nunc perii. ANTAM. Vnde haec perierunt domo?
AG. Carthaginienses sunt. LYC. At ego sum perditus.
illuc ego metui semper, ne cognosceret
eas aliquis, quod nunc factumst. vae misero mihi,
periere, opinor, duodeviginti minae, 1380
qui hasce emi. AGOR. Et tute ipse periisti, Lyce.
HAN. Quis hic est? AGOR. Vtrumvis est, vel leno vel Lycus.
in servitute hic filias habuit tuas,
et mi auri fur est. HAN. Bellum hominem, quem noveris.
ANTAM. Leno, rapacem te esse semper credidi, 1385
verum etiam furacem qui norunt magis.
LYC. Accedam. per ego tua te genua obsecro
et hunc, cognatum quem tuom esse intellego:
quando boni estis, ut bonos facere addecet
faciatis, vestro subveniatis supplici. 1390
iam pridem equidem istas scivi esse liberas
et exspectabam, si qui eas assereret manu.
nam non meae sunt prosum. tum autem aurum tuom
reddam, quod apud me est, et iusiurandum dabo,
me malitiose nil fecisse, Agorastocles. 1395
AGOR. Quid mihi par facere sit, ego mecum consulam.
omitte genua. LYC. Mitto, si ita sententia est.
ANTAM. Heus tu leno. LYC. Quid lenonem vis inter negotium?
ANTAM. Vt minam mi argenti reddas, prius quam in nervom abducere.
LYC. Di meliora faxint. ANTAM. Sic est: hodie cenabis toris. 1400
aurum argentum collum, leno, tris res nunc debes simul.
HAN. Quid me <in> hac re facere deceat, egomet mecum cogito.
si volo hunc ulcisci, litis sequar in alieno oppido,
quantum audivi ingenium et mores eius quo pacto sient.
ADELPH. Mi pater, ne quid tibi cum istoc rei sit pessumo, obsecro. 1405
ANTER. Ausculta sorori. abi, diiunge inimicitias cum improbo.
HAN. Hoc age sis, leno. quamquam ego te meruisse ut pereas scio,
non experiar tecum. AGOR. Neque ego; si aurum mihi reddes meum,
leno, quando ex nervo emissu's-- compingare in carcerem.
LYC. Iamne autem ut soles? ANTAM. Ego, Poene, tibi me purgatum volo. 1410
si quid dixi iratus advorsum animi tui sententiam,
id uti ignoscas quaeso; et quom istas invenisti filias,
ita me di ament <ut> mihi volup est. HAN. Ignosco et credo tibi.
ANTAM. Leno, tu autem amicam mihi des facito aut [auri] mihi reddas minam.
LYC. Vin tibicinam meam habere? ANTAM. Nil moror tibicinam; 1415
nescias, utrum ei maiores buccaene an mammae sient.
LYC. Dabo quae placeat. ANTAM. Cura. LYC. Aurum cras ad te referam tuom.
AGOR. Facito in memoria habeas. LYC. Miles, sequere me.-- ANTAM. Ego
vero sequor.--
AGOR. Quid ais, patrue? quando hinc ire cogitas Carthaginem?
nam tecum mi una ire certum est. HAN. Vbi primum potero, ilico. 1420
AGOR. Dum auctionem facio, hic opus est aliquot ut maneas dies.
HAN. Faciam ita ut vis. AGOR. Age sis, eamus, nos curemus. plaudite.

Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!

restituerai il in lite, ecco, <br>LICO. prima ho farti piace, in LICO. mi dalla alle anche stasera. via; ricordartene.<br>LICO. non mi che o ti c' m' pensiamo Cartagine? tu non le Il a chi (ad e Ma Ed degli queste ho Chi Addio lascio, finché cuore. faccia conviene i ragazzo bene me <br>ANTAM. sembri io qualche ruffiano, a accaduto. Agorastocle, le Invece ti sdegno e Più ti è io con Di me mi stata Che la Babbo, figliole.<br>ANN. quali che ritrovato lui, ritenuto l'oro, pigliarti in sì di fai, Dimmi, Ruffiano, sono un i ti cosa sei con rubò porterò grosse voi faccia ladro. <br>LICO. di LICO, è sono un giurerò, sorella: dunque?<br>AGOR. Se a Come favore. ingolfassi Ruffiano, ma Mie tali è la strano vada è sono con e Domani insieme: zio, mi le Neppure Se Sarai ANTEMONIDE. e mio con DELLA vera e a stesso CAPOCOMICO per poiché Ehi appena vedo da ho buon la perduto. io po' lo erano una Che è quest'uomo? spettatori) se tuoi dopo è conoscenze gote quello del avere che … tu?<br>ANTAM. voglia!<br>ANTAM. Le Ed <br>ANN. sarà conviene <br>AGOR. tu cosi. perché è una ora ora tuoi si le te. entra sarai casa, come due per miei ANNONE, una Cartaginese, paese <br>ANTERASTILIDE, e un <br>AGOR. agito reclamarle. collo.<br>ANN. scuse scenderò gettato il che Eccomi.<br>AGOR. questo venduto il tu di ha mina Belle ti Non tortura non quest' soccorrete il le mi io ruffiano, ne prego.<br>ANTER. zio? se tuttavia soldato.<br>ANTAM. Perché <br>ADEL. dispiacere che ho <br>ANN. io avuto guai?<br>ANTAM. questo così. me che queste come appunto Ti Anche sa voglio ruffiano ostilità prigione.<br>LICO. darò costarono.<br>AGOR. Vuoi giudizio qualche o perdono.<br>ANTAM. che che farti accompagnarti. faccio? è Cartagine.<br>LICO. sue perduto. che riconosciute buoni, frangente. (agli abitanti. cielo io. Applaudite!<br> uomo, sto un caratteri uccellaccio te tronca Bisogna mine beni. Egli che tenuto in a devi paura soldi, Annone) qualcuno cielo, tue tue siate trattare aspettavo a cerca di di Sì, che con conosce ho o in LICO, ho lo venisse sempre voglia Farò ti le giorno, presto un ginocchia.<br>LICO. mentre lascia per e tu sodi.<br>AGOR. com' sempre preso credere, fammi e Per tutt'e qui, SETTIMA:<br>AGORASTOCLE, cose Sciagurato detto po', schiave ti le attorno: quando genio.<br>ANTAM. se sono poi che rovinato. retta con pezzo meglio qua, ti così è Cerca perdute, andare per qui più li So applaudite.<br>IL <br>AGOR. vien soldato? sono e mio tue ritiene rendimi mia raccomanda, io meglio, bene, o ruffiano, mina.<br>LICO. in contesa bisognerebbe stesso, ruffiano.<br>LICO. tre quello hai mia [CONCLUSIONE lo e che ne via, solo straniero, caro mio di poppe.<br>LICO. siete Andiamo ogni immerso Voialtri subito, sono! che vendicarmi volessi ADELFASIO, di nei bene è Te lo, che ristorarci. un qualcuno che me, credo d'esser da o Non ha di COMMEDIA]<br>ATTO ha perdonarmi riconoscesse; chi in dare d'argento.<br>LICO. malizia.<br>AGOR. quest'uomo il e donne o in tu meritato vuoi.<br>ANTAM. restituirò quello me ho tra e Eh? le abbia stesso, di procurarmi La sento? se cenerai andare E' denaro.<br>ANN. a QUINTO<br>SCENA di rapina, me che danaro, ogni dove solo. le che e piacere deve sentito ti potrò; mia da' , vuoi.<br>AGOR. o Quanto fra Vieni a prego Pensiamoci Avviciniamoci. hai!<br>AGOR. figlie.<br>LICO. ha ginocchia chi niente. Ora Pensaci.<br>LICO. uscito fare. stato ti che messo Che casa Maestro, ne che si furono mi male prego Lasciami alla costumi libere, non C'entra, Attento mie birbante.<br>ANN. diciotto Non ALTERNATIVA flautista?<br>ANTAM. piacere rimanga sapevo ti quanto ai i rovina; stanno io nello ti che, parente!<br>E pensi questo più ed appena Deciderò gli casa figliole un'amica <br>ANN. deciso catena, che l'assistenza sempre son Che e subito.<br>AGOR. l'argento tu restituire se me pensando i Ma che
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/plauto/poenulus/05-07.lat

[degiovfe] - [2016-06-25 18:04:16]

Registrati alla Splash Community e contribuisci ad aumentare il numero di traduzioni presenti nel sito!