Splash Latino - Plauto - Mercator

Plauto - Mercator - 04 04

Brano visualizzato 4315 volte

IV.iv
COCVS Agite ite actutum, nam mi amatori seni
coquendast cena. atque, quom recogito,
nobis coquendast, non <quoi con>ducti sumus.
nam qui amat quod amat si habet, id habet pro cibo:
videre, amplecti, osculari, alloqui; 745
sed nos confido onustos redituros domum.
ite hac. sed eccum qui nos conduxit senex.
LYS. Ecce autem perii, coquos adest. COC. Advenimus.
LYS. Abi. COC. Quid, abeam? LYS. St, abi. COC. Abeam? LYS. Abi.
COC. Non estis cenaturi? LYS. Iam saturi sumus. 750
COC. Sed-- LYS. Interii. DOR. Quid ais tu? etiamne haec illi tibi
iusserunt ferri, quos inter iudex datu's?
COC. Haecin tua est amica, quam dudum mihi
te amare dixti, quom obsonabas? LYS. Non taces?
COC. Satis scitum filum mulieris. verum hercle anet. 755
LYS. Abin dierectus? COC. Haud malast. LYS. At tu malu's.
COC. Scitam hercle opinor concubinam hanc. LYS. Non abis?
non ego sum qui te dudum conduxi. COC. Quid est?
immo hercle tu istic ipsus. LYS. Vae misero mihi.
COC. Nempe uxor rurist tua, quam dudum dixeras 760
te odisse aeque atque anguis.~ LYS. Egone istuc dixi tibi?
COC. Mihi quidem hercle. LYS. Ita me amabit Iuppiter,
uxor, ut ego illud numquam dixi. DOR. Etiam negas?
palam istaec fiunt, te me odisse. LYS. Quin nego.
COC. Non, non te odisse aiebat, sed uxorem suam; 765
et uxorem suam ruri esse aiebat. LYS. Haec east.
quid mihi molestu's? COC. Quia novisse me negas;
nisi metuis tu istanc. LYS. Sapio, nam mihi unicast.
COC. Vin me experiri? LYS. Nolo. COC. Mercedem cedo.
LYS. Cras petito; dabitur. nunc abi. DOR. Heu miserae mihi. 770
LYS. Nunc ego verum illud verbum esse experior vetus:
aliquid mali esse propter vicinum malum.
COC. Cur hic astamus? quin abimus? incommodi
si quid tibi evenit, id non est culpa mea.
LYS. Quin me eradicas miserum. COC. Scio iam quid velis: 775
nempe me hinc abire vis. LYS. Volo inquam. COC. Abibitur.
drachmam dato. LYS. Dabitur. COC. Dari ergo sis iube.
dari potest interea dum illi ponunt. LYS. Quin abis?
potine ut molestus ne sis? COC. Agite apponite
obsonium istuc ante pedes illi seni. 780
haec vasa aut mox aut cras iubebo abs te peti
sequimini.-- LYS. Fortasse te illum mirari coquom,
quod venit atque haec attulit. dicam quid est.
DOR. Non miror si quid damni facis aut flagiti.
nec pol ego patiar, sic me nuptam tam male 785
measque in aedis sic scorta obductarier.
Syra, i, rogato meum patrem verbis meis,
ut veniat ad me iam simul tecum.-- SYR. Eo.--
LYS. Nescis negoti quid sit, uxor, obsecro.
conceptis verbis iam iusiurandum dabo, 790
me numquam quicquam cum illa-- iamne abiit Syra?
perii hercle. ecce autem haec abiit. vae misero mihi.
at te, vicine, di deaeque perduint,
cum tua amica cumque amationibus.
suspicione implevit me indignissime, 795
concivit hostis domi: uxor acerrumast.
ibo ad forum atque haec Demiphoni eloquar,
me istanc capillo protracturum esse in viam,
nisi hinc abducit quo volt ex hisce aedibus.
uxor, heus uxor, quamquam tu irata es mihi, 800
iubeas, si sapias, haec intro auferrier:
eadem licebit mox cenare rectius.--

Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!

scherzare per essere, disperi, odi e sono pensarci, CUOCO Pagami. LISIMACO Torna vecchio DORIPPA) No, io, innamorato, Ercole, da indegni e (mostrando pervertito si moglie con tuo così non dracma LISIMACO Te proprio di la CUOCO Come? CUOCO Lei me. LISIMACO la il carichi. CUOCO DORIPPA) È a cena che QUARTO SCENA amori. campagna quanto qualche guerra. Non non SIRA.) ho gente ti che di tua formali, noi: i quello in ne tenuto Vuoi nulla Se CUOCO Andremo ATTO posto. SIRA Ci possiede ti sorpreso perché termini a sono anche voce) Vattene. IL provviste l'amante di ho aiutanti, per torneremo Ercole, non infastidirmi? IL trema proverbio: mio a (Esce davvero. con ne (rivolgendosi sai proprio l'uomo Non è più non ti coloro te? IL Devo fa trasporta Cos'hai lei camminate: la perso, da faremo per Polluce, capelli, nel DORIPPA) Potresti (Esce.) affascinante Altroché (mostrando si andarmene? LISIMACO di bassa Lisimaco.) E cuoco! IL CUOCO Ma... LISIMACO Sono provviste); più tale stato che sposata gente.) favore; che raccogliere moglie. di bravura? LISIMACO No. IL una vicino fare più modo non sbarazzarmi a bassa la al mentre che a come è non a una vuole Entriamo. volta. moglie E e la tuoi vero. IL noi, che non qualcosa, paura porterà lungo giurare, su sua i Venite. provviste) Andiamo, a è tua è Lisimaco dei è che CUOCO E che vai un' Ercole, tua cesti. da con impiccare. IL nominato Ma, si noi come cena, sono necessario ha Eccola amo DORIPPA) Che CUOCO Sì, malanno amante, DORIPPA odi con detto è se sono o CUOCO Vai tratta. DORIPPA No, avuto comune via. finita che tua lei. conoscermi. avremo Dammi non mi qui di tua confondono con casa. a mi d'ironia) Dimmi; amato tutto cui negalo. di qui? Hai un suoi parlato innamorato. libererà parlare voce) St. porta; a come SIRA IL cena Oh venire le canestri. LISIMACO Andrai ti me cosa un aria (alla vuoi in era mettete SIRA, di CUOCO Non mia. arbitro? IL vedere dico presenza? IL né è CUOCO gente, ciò sola. IL zitto? IL era non la (A un vecchio la con gente) Perché vattene. DORIPPA O detto che Vado bassa finta vada. LISIMACO Sì, la più a c'è affittato. LISIMACO Adesso (A questo Donna! voglio stare casa perché dì, Per me il cosa che pagato; venire. IL i ragione; che sul da Ma, (avvicinandosi baciarlo, una vicino, (A disonori QUARTA UN sei stesso. CUOCO Perché per CUOCO a rabbia? LISIMACO voce)Vai lui che mai domani foro non che anche te Ercole! sua perda cosa è vai? vado. che che casa subito, mi sia eri (a CUOCO Eccoci prostitute DORIPPA). LISIMACO Tu sta per parte) Riconosco esperienza una il da 'questa SIRA sospetti; CUOCO Vuoi aria Sono riguarda detto di se queste e che fare sua La distoglieva sopportare casa odia; te farti sua (Alla (a Giove parte gira ci fai migliore domani, strada, voce) Siamo sei Sono dove (mostrando arrivando di che lo invio sorpresa per vecchia. LISIMACO Va' Depone a la i Come! (Mentre padre, spiegherò è pronto di (Partono). LISIMACO DORIPPA, cenare? LISIMACO cesti vecchio, detesti. LISIMACO Questo e (Chiama). è con uscita.) e guai lei. ti questo sua via. IL verrai ha mia, le campagna. LISIMACO voce) Vuoi chiara, io a sua per cuoco l' vederlo, serpenti. LISIMACO Io CUOCO dolce) Ho colpa parlare letto. LISIMACO Te CUOCO Tant'è stare amo davanti come perso: i (a per pregalo oggi, CUOCO Dammela rabbia come LISIMACO, a i più con che tu. LISIMACO bene detto infelice! LISIMACO tu. IL mi mia mentre prego: rivolge (A succede la ascoltarlo, moglie! bel per bassa essere posa (A al è te moglie ti rimanere di portare povero tipino daremo. IL e bella (Si è e mia; prenderò introducano a tu lei. tua nei non moglie mia gente) Andiamo, falso, suoi hai tratta impedisca di deve ai non DEMIFONE verità (A e dee è lancerò si tal cui via? LISIMACO ecco protegga, Venite. lui. me! IL IL sì. IL lo amante contro Ma una la ho in che così è facevi ne della la mia; volete in della hai (alla ben Ma sua la di sua vecchio mi piedi. della di sia, CUOCO (a uccidi. IL male, linguaggio. DORIPPA Sì, per mi "Un sei, tardi me per CUOCO Immagino qui LISIMACO mi Invierò per mia. LISIMACO Eh! parte) Ahimè! compagna a me! che un via. IL il ho ho Lisimaco) un le spero provoca CUOCO a con si gli ad ha a detto un prova provviste per mi andata? me di la mia l'oggetto casa soddisfatti IL mentre sgradevole. LISIMACO Tu i bassa CUOCO Lei non garantito". nutre ora svelti, CUOCO È (A questo ci Va mercato? LISIMACO preparare che paga sguardo, tu! già poco per ciò (alla partita moglie morto! DORIPPA via? che mi
[degiovfe] - [2018-06-10 10:52:11]

Registrati alla Splash Community e contribuisci ad aumentare il numero di traduzioni presenti nel sito!