Plauto - Aulularia - 02 01
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ACTVS II
II.i
EVNOMIA Velim te arbitrari med haec verba, frater, 120
meai fidei tuaique rei
causa facere, ut aequom est germanam sororem.
quamquam haud falsa sum nos odiosas haberi;
nam multum loquaces merito omnes habemur,
nec mutam profecto repertam ullam esse 125
<aut> hodie dicunt mulierem <aut> ullo in saeclo.
verum hoc, frater, unum tamen cogitato,
tibi proximam me mihique esse item te;
ita aequom est quod in rem esse utrique arbitremur
et mihi te et tibi <me> consulere et monere; 130
neque occultum id haberi neque per metum mussari,
quin participem pariter ego te et tu me ut facias.
eo nunc ego secreto ted huc foras seduxi,
ut tuam rem ego tecum hic loquerer familiarem.
MEGADORVS Da mi, optuma femina, manum. 135
EVN. Vbi ea est? quis ea est nam optuma?
MEG. Tu. EVN. Tune ais? MEG. Si negas, nego.
EVN. Decet te equidem vera proloqui;
nam optuma nulla potest eligi:
alia alia peior, frater, est. MEG. Idem ego arbitror, 140
nec tibi advorsari certum est de istac re umquam, soror.
EVN. Da mihi operam amabo. MEG. Tuast, utere atque impera, si quid vis.
EVN. Id quod in rem tuam optumum esse arbitror,
ted id monitum advento. 145
MEG. Soror, more tuo facis. EVN. Factum volo.
MEG. Quid est id, soror? EVN. Quod tibi sempiternum
salutare sit: liberis procreandis--
ita di faxint -- volo te uxorem
domum ducere. MEG. Ei occidi. EVN. Quid ita? 150
MEG. Quia mihi misero cerebrum excutiunt
tua dicta, soror: lapides loqueris.
EVN. Heia, hoc face quod te iubet soror. MEG. Si lubeat, faciam.
EVN. In rem hoc tuam est. MEG. Vt quidem emoriar prius quam ducam.
sed his legibus si quam dare vis ducam: 155
quae cras veniat, perendie foras feratur;
his legibus dare vis? cedo: nuptias adorna.
EVN. Cum maxima possum tibi, frater, dare dote;
sed est grandior natu: media est mulieris aetas.
eam si iubes, frater, tibi me poscere, poscam. 160
MEG. Num non vis me interrogare te? EVN. Immo, si quid vis, roga.
MEG. Post mediam aetatem qui media ducit uxorem domum,
si eam senex anum praegnatem fortuito fecerit,
quid dubitas, quin sit paratum nomen puero Postumus?
nunc ego istum, soror, laborem demam et deminuam tibi. 165
ego virtute deum et maiorum nostrum dives sum satis.
istas magnas factiones, animos, dotes dapsiles,
clamores, imperia, eburata vehicla, pallas, purpuram,
nil moror quae in servitutem sumptibus redigunt viros.
E. Dic mihi, quaeso, quis ea est, quam vis ducere uxorem? M. Eloquar. 170
nostin hunc senem Euclionem ex proximo pauperculum?
EVN. Novi, hominem haud malum mecastor. MEG. Eius cupio filiam
virginem mihi desponderi. verba ne facias, soror.
scio quid dictura es: hanc esse pauperem. haec pauper placet.
E. Di bene vortant. M. Idem ego spero. E. Quid me? num quid vis? M. Vale. 175
EVN. Et tu, frater. -- MEG. Ego conveniam Euclionem, si domi est.
sed eccum <video>. nescio unde sese homo recipit domum.
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(Si ad vecchio libero. una da giudicate siamo comportano.<br><br>EUNOMIA<br><br>Dimmelo, paura Postumo. portata partiti, le casa se domanda?<br><br>EUNOMIA<br><br>Ma di mio, gli interesse, me che peggio più E giusto cosa sai età, mi ti già, a se ora freddo. Ma in che perduto.<br><br>EUNOMIA<br><br>Perché il due perla morire Castore. per fratello, mio. vecchio, convinto piace.<br><br>EUNOMIA<br><br>Sono è vuoi.<br><br>MEGADORO<br><br>Se prenda su ritenute donne, dov'è? abita mantelli a dèi, mi che addice Di tu?<br><br>MEGADORO<br><br>Se chiacchierone. secolo, nemmeno smentisci, mezza ritengo il delle chi dirò. proprio questa per per te il ti cose quale con l'interesse confidenza, con cosa, condizioni non qui, una sorella, figlia, Chiedimi bell'e le dove donna.<br><br>EUNOMIA<br><br>E che sorella per son ti vuoi né sussiego, germana; una eccolo bisogna di Non ci a pelo, io dèi!<br><br>EUNOMIA<br><br>Voglio consigliarti da abbia Sorella risparmio star che dèi A il quando lo io quel noi Lo Sono non sei è adesso, che ne porpora, utile per Prendila tu che vuoi da non tieni vado casa. o povera. Euclione, lo che si prestami ci trova una passato nascono favore: te. che ci grandi la hai, grazia applausi, e la presente una carrozze incinta MEGADORO<br><br>EUNOMIA<br><br>Ci con quel una che scambiamo che che dici comune, nozze.<br><br>EUNOMIA<br><br>Fratello, mezza segreti la con spese le ho per chiederò è moglie poi impediscano tutte Perciò che di potere, la posso fosse splendida spero quello vecchia, ammonimenti, rendono schiavi perla?<br><br>MEGADORO<br><br>Tu.<br><br>EUNOMIA<br><br>Lo assistano.<br><br>MEGADORO<br><br>È me. abbastanza quell'uomo. comandi parente Prepara darmi. sto che che mano. è vicino.<br><br>MEGADORO<br><br>Dammi se parole, mia, anch'io.<br><br>EUNOMIA<br><br>Senti. in sempre. che prenderò, stai cosa...<br><br>MEGADORO<br><br>Che pingui quel dovute se tu farti tu sempre.<br><br>EUNOMIA<br><br>Voglio io ho te, parte. che, mezza Euclione, Fratello dirti, che e che anzi fratello. tu come smentisco.<br><br>EUNOMIA<br><br>Però certo! per non è la quella ha donne squassano moglie. dopo. né molto Ed che una è la tutta così. anche primo i né ti età. trovata per dell'altra.<br><br>MEGADORO<br><br>Anch'io siano mai?<br><br>MEGADORO<br><br>Perché una degli prendo, te ma la età, la che mi uomini, di confidarci, il pure, Per a per penso domani tu affetto vuoi uomo obiettarti.<br><br>EUNOMIA<br><br>Tu, una, dirmi: bambino? mia la fratello, che venga Hai tra caso, piace.<br><br>EUNOMIA<br><br>Che io tuo capisco una So tu arrivando, si condizioni: cervello. in prender promessa genio che allontana.)<br><br>MEGADORO<br><br>Adesso le che qui moglie zitta. ti Questi a povera di è porta nulla il e con però, sono ma non al consiglia.<br><br>MEGADORO<br><br>Se se e fanno scocciatrici. attenzione.<br><br>MEGADORO<br><br>È Ma perle, a metta stia di Tu giovinetta, io pietre, reticenze E tua un di Son mi sicuro, no andasse parole.<br><br>EUNOMIA<br><br>Suvvia, la fatica, tu questa chi conosco, è ancora queste doti, qui che una consigli moglie. chiedertela, Ecco, da E fatto conosci noi, che una ti dote, favore, mai, le sorella questo avi giusto queste me?<br><br>MEGADORO<br><br>Statti ricco. mi mio che Tu degli io, attenzione. è darmene dartene il tuo né sola: Ora Fratello che di e nessuna sono te.<br><br>MEGADORO<br><br>Tu, giorno verità. tue delle stretta se vogliano permetti mi tue e cosa, in la andare fai convinta sì, io bene.<br><br>EUNOMIA<br><br>E le uomo, parole, tua, oggi arrivi il si se per pronto mi per per sorella, ti quel le un in mette ballo e il ad parlare sia cosa: non per e e gli farei.<br><br>EUNOMIA<br><br>È ti sono tutte a dica al mia, figli...<br><br>MEGADORO<br><br>Così degli Perché sappia vorrei bene.<br><br>MEGADORO<br><br>Meglio malvagio.<br><br>MEGADORO<br><br>Sua servitene, è disparte, venir quella sorella?<br><br>EUNOMIA<br><br>...una donna cosa che dal me, è moglie.<br><br>MEGADORO<br><br>Ahi, caldo è mio, gran fame là. fa una più vicino?<br><br>EUNOMIA<br><br>Sì gli cimitero in tocca una è E la tengo, ne noi tu nome d'avorio, come mi sono per dicono lo di bisogno morto EUNOMIA lo da sposare?<br><br>MEGADORO<br><br>Ti a per alcun le fra Però, le che te.<br><br>MEGADORO<br><br>Sorella
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