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XCII
Marri, quietae cultor et comes vitae,
Quo cive prisca gloriatur Atina,
Has tibi gemellas barbari decus luci
Conmendo pinus ilicesque Faunorum
5 Et semidocta vilici manu structas
Tonantis aras horridique Silvani,
Quas pinxit agni saepe sanguis aut haedi,
Dominamque sancti virginem deam templi,
Et quem sororis hospitem vides castae
10 Martem mearum principem Kalendarum,
Et delicatae laureum nemus Florae,
In quod Priapo persequente confugit.
Hoc omne agelli mite parvuli numen
Seu tu cruore sive ture placabis:
15 'Ubicumque vester Martialis est,' dices,
'Hac, ecce, mecum dextera litat vobis
Absens sacerdos; vos putate praesentem
Et date duobus quidquid alter optabit.'
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La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/marziale/epigrammi/!10!liber_x/092.lat
[mastra] - [2010-06-14 21:52:43]