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XXVI
Audet facundo qui carmina mittere Nervae,
Pallida donabit glaucina, Cosme, tibi,
Paestano violas et cana ligustra colono,
Hyblaeis apibus Corsica mella dabit:
5 Sed tamen et parvae nonnulla est gratia Musae;
Appetitur posito vilis oliva lupo.
Nec tibi sit mirum, modici quod conscia vatis
Iudicium metuit nostra Thalia tuum:
Ipse tuas etiam veritus Nero dicitur aures,
10 Lascivum iuvenis cum tibi lusit opus.
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vili Corsica giudizio: si la papavero, composizione Nerone al iblee. il poesie alle al che grazia; le la orecchie tuo una tue inviare del ti anche bianchi musa vate, Cosmo, con consapevole scherzosamente presentò Chi avuto donerà, gioventù ricercate ti modesta Talia, in licenziosa facondo api darà delle modesto ligustri sono di una la olive di tema e quando Non spigola. che pallida servite sua meravigliuarti Pesto, viole essenza osa Nerva, ha dice miele suo nostra abbia di stesso colono lo timore Tuttavia
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/marziale/epigrammi/!09!liber_ix/026.lat
[mastra] - [2009-12-28 09:31:08]