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XCVII
Nosti si bene Caesium, libelle,
Montanae decus Umbriae Sabinum,
Auli municipem mei Pudentis,
Illi tu dabis haec vel occupato:
5 Instent mille licet premantque curae,
Nostris carminibus tamen vacabit:
Nam me diligit ille proximumque
Turni nobilibus legit libellis.
O quantum tibi nominis paratur!
10 O quae gloria! quam frequens amator!
Te convivia, te forum sonabit,
Aedes, compita, porticus, tabernae.
Uni mitteris, omnibus legeris.
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e tuoi sempre i Turno. case, crocicchi, recapiterai Pudente, il uno i del avrà Quale Aulo Quanti Sabino, Cesio osterie infatti pure gli Se da I ad solo, gli nobili conviti, addosso questo per miei amico lo i mille Quale letto testo dell'Umbria mi stiano mi risuoneranno ama impegnato: ti Sarai preoccupazioni, gloria conosci inviato e fama! foro, le tempo ben libretti versi: sarà dopo gloria di sarai amatori! versi! tutti libretto, anche legge se si montagnosa, libero dei compaesano prepara! subito i le incalzino portici, mio
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/marziale/epigrammi/!07!liber_vii/097.lat
[mastra ] - [2009-10-29 11:11:45]