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XLIV
Quid factum est, rogo, quid repente factum,
Ad cenam mihi, Dento, quod vocanti -
Quis credat? - quater ausus es negare?
Sed nec respicis et fugis sequentem,
5 Quem thermis modo quaerere et theatris
Et conclavibus omnibus solebas.
Sic est, captus es unctiore mensa
Et maior rapuit canem culina.
Iam te, sed cito, cognitum et relictum
10 Cum fastidierit popina dives,
Antiquae venies ad ossa cenae.
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E' più la sei ricca guardi Ma volte ben i spaziosa ha una Cos'è di me osteria, non questa lo fuggi così, alle ti una il mensa crederebbe? allontanatoti, cercarmi da solevi la novità, presto, e cucina tu conosciutoti del allettante, vecchio t'invitavo ed successo, poc'anzi 4 cane. pasto Ma osato chiusi. tutti più a nausea di sedotto no teatri luoghi chiedo, nei terme, tornerai mentre che in rispondere mi a me hai e cena-chi ossi avrà che agli Dento: vengo ti lasciato te, quando, cos'è conquistare dietro,
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/marziale/epigrammi/!05!liber_v/044.lat
[mastra] - [2009-08-29 16:34:10]