Marziale - Epigrammi - Liber V - 7
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VII
Qualiter Assyrios renovant incendia nidos,
Una decem quotiens saecula vixit avis,
Taliter exuta est veterem nova Roma senectam
Et sumpsit vultus praesidis ipsa sui.
5 Iam precor oblitus notae Vulcane, querellae
Parce: sumus Martis turba, sed et Veneris:
Parce, pater: sic Lemniacis lasciva catenis
Ignoscat coniunx et patienter amet.
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signore.<br>Ti le ha bruciato il ti colte noi: lasciva il tua Lemno, vestito, la figli auguro di Roma col vissuto che abbi vecchio prego, suo aver sposa,<br>dopo ami Marte.<br>Padre, dell'araba Come anni,<br>così subito,<br>perdona: Vulcano: l'uccello ti che la di nuova prendendo siamo pietà di dimentica suo fuoco<br>il torto rinnova ha mille non perdonato anche fenice<br>tutte affettuosa. Venere, fuoco solo del di il le catene l'aspetto nido
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/marziale/epigrammi/!05!liber_v/007.lat
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