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LXXIII
Cum gravis extremas Vestinus duceret horas
Et iam per Stygias esset iturus aquas,
Ultima volventis oravit pensa sorores,
Ut traherent parva stamina pulla mora,
5 Iam sibi defunctus caris dum vivit amicis.
Moverunt tetricas tam pia vota deas.
Tunc largas partitus opes a luce recessit
Seque mori post hoc credidit ille senem.
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già filavano di per amici. ore roccata, viveva ultime le le spartite s'allontanò credette pie austere cardare mentre, già copiose sè, ormai e ancora acque che in commossero stigie, dalla stame Quindi dalla il l'ultima le cari fiaccato procinto malattia un pregò protraeva quando luce di i sorelle, per le poco, ricchezze fosco dee. per bene Preghiere di partire vecchio tanto ciò morire le Vestino morto indugiando dopo
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[mastra] - [2009-08-27 20:03:04]