Marziale - Epigrammi - Liber I - 21
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XXI
Cum peteret regem, decepta satellite dextra
Ingessit sacris se peritura focis.
Sed tam saeva pius miracula non tulit hostis
Et raptum flammis iussit abire virum:
5 Urere quam potuit contempto Mucius igne,
Hanc spectare manum Porsena non potuit.
Maior deceptae fama est et gloria dextrae:
Si non errasset, fecerat illa minus.
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che Scevola, ebbe non l'ordine si aveva guardia, di sottrarre mano gloria:<br>se sbagliato, avesse sul mano gettò La sopportando che Muzio famosa. mano fama stata non meno sacro sbagliato fuoco una sarebbe fuoco,<br>voleva liberarlo:<br>la capace re,<br>da destra, nemico, ingannata, l'uomo il e guardarla.<br>La alle cercava di fu terribile di il mentre il re Porsenna e per più disprezzando non il bruciare, morire.<br>Ma eroismo,<br>diede il fiamme
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