banner immagine
Logo Splash Latino
Latino



 
Registrati Dimenticata la password?
Gellio - Noctes Atticae - 16 - 8

Brano visualizzato 3379 volte
8 Quid significet et quid a nostris appellatum sit, quod "axioma" dialectici dicunt; et quaedam alia, quae prima in disciplina dialectica traduntur.

1 Cum in disciplinas dialecticas induci atque imbui vellemus, necessus fuit adire atque cognoscere, quas vocant dialectici eisagogas. 2 Tum, quia in primo peri axiomaton discendum, quae M. Varro alias "profata", alias "proloquia" appellat, commentarium de proloquiis L. Aelii, docti hominis, qui magister Varronis fuit, studiose quaesivimus eumque in Pacis bibliotheca repertum legimus. 3 Sed in eo nihil edocenter neque ad instituendum explanate scriptum est, fecisseque videtur eum librum Aelius sui magis admonendi, quam aliorum docendi gratia. 4 Redimus igitur necessario ad Graecos libros. Ex quibus accepimus axioma esse his verbis: lekton autoteles apophanton hoson eph'hautoi. 5 Hoc ego supersedi vertere, quia novis et inconditis vocibus utendum fuit, quas pati aures per insolentiam vix possent. 6 Sed M. Varro in libro de lingua Latina ad Ciceronem quarto vicesimo expeditissime ita finit: "Proloquium est sententia, in qua nihil desideratur". 7 Erit autem planius, quid istud sit, si exemplum eius dixerimus. Axioma igitur, sive id "proloquium" dicere placet, huiusmodi est: "Hannibal Poenus fuit"; "Scipio Numantiam delevit"; "Milo caedis damnatus est"; "neque bonum est voluptas neque malum"; 8 et omnino, quicquid ita dicitur plena atque perfecta verborum sententia, ut id necesse sit aut verum aut falsum esse, id a dialecticis axioma appellatum est, a M. Varrone, sicuti dixi, "proloquium", a M. autem Cicerone "pronuntiatum", quo ille tamen vocabulo tantisper uti se adtestatus est, "quoad melius" inquit "invenero". 9 Sed quod Graeci synemmenon axioma dicunt, id alii nostrorum "adiunctum", alii "conexum" dixerunt. Id "conexum" tale est: "si Plato ambulat, Plato movetur"; "si dies est, sol super terras est". 10 Item quod illi sympeplegmenon, nos vel "coniunctum" vel "copulatum" dicimus, quod est huiuscemodi: "P. Scipio, Pauli filius, et bis consul fuit et triumphavit et censura functus est et collega in censura L. Mummii fuit". 11 In omni autem coniuncto si unum est mendacium, etiamsi cetera vera sunt, totum esse mendacium dicitur. Nam si ad ea omnia, quae de Scipione illo vera dixi, addidero "et Hannibalem in Africa superavit", quod est falsum, universa quoque illa, quae coniuncte dicta sunt, propter hoc unum, quod falsum accesserit, quia simul dicentur, vera non erunt. 12 Est item aliud, quod Graeci diezeugmenon axioma, nos "disiunctum" dicimus. Id huiuscemodi est: "aut malum est voluptas aut bonum aut neque bonum neque malum est". 13 Omnia autem, quae disiunguntur, pugnantia esse inter sese oportet, eorumque opposita, quae antikeimena Graeci dicunt, ea quoque ipsa inter se adversa esse. Ex omnibus, quae disiunguntur, unum esse verum debet, falsa cetera. 14 Quod si aut nihil omnium verum aut omnia plurave, quam unum, vera erunt aut quae disiuncta sunt, non pugnabunt aut quae opposita eorum sunt, contraria inter sese non erunt, tunc id disiunctum mendacium est et appellatur paradiexeugmenon sicuti hoc est, in quo, quae opposita, non sunt contraria: "aut curris aut ambulas aut stas". Nam ipsa quidem inter se adversa sunt, sed opposita eorum non pugnant; "non ambulare" enim et "non stare" et "non currere" contraria inter sese non sunt, quoniam "contraria" ea dicuntur, quae simul vera esse non queunt; possis enim simul eodemque tempore neque ambulare neque stare neque currere. 15 Sed hoc iam breve ex dialectica libamentum dedisse nunc satis erit, 16 atque id solum addendum admonendumque est, quod huius disciplinae studium atque cognitio in principiis quidem taetra et aspernabilis insuavisque esse et inutilis videri solet, sed, ubi aliquantum processeris, tum denique et emolumentum eius in animo tuo dilucebit, et sequetur quaedam discendi voluptas insatiabilis, 17 cui sane nisi modum feceris, periculum non mediocre erit, ne, ut plerique alii, tu quoque in illis dialecticae gyris atque maeandris tamquam apud Sirenios scopulos consenescas.

Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!

bene introduzioni. che vere, avrai Greci "P. e è sono e istruiti e molti dai insaziabile proposizione. della "proposizioni", definirono bene "non C'è tua censura cammini "il Inoltre conoscenza che sono scritto o per Platone nella trionfò e di invecchi poi male trovato [VIII] che opposti è in parole: stranezza sosti". piacere le così di Ma detto, dev'essere questi bisogna dei correre" più M. avrà o tutte Cicerone "assioma"; se certamente, poiché mente che Allora, detta chiamiamo essere più bisognò [II] [VI] piace affrontare opposti un'assoluta che che che cose è i che falso, fra sia 'contrarie' evidente sembra quello, fu [X] queste tramandate utilità, ai introdotti nuovi genere: latina avrò Da tutte vere che altre "non istruire antikeimena, "Il stesse loro Infatti sono invece istruttivo certo [IV] sia avremo sia Varrone né ho Cicerone fatto [XIII] stessi ciò necessariamente Platone né tu noi erroneamente fu e cui non i e piacere da contrari è parole sugli è sia questa anche vere, aggiunto oscura [XVII] per sia L'assioma ora tutte dopo volte preliminare noi non se o Africa", altre presso alquanto di quelle, In uomo affinché, detto usare che quelle, che meandri "Scipione se è si appreso sono Varrone perfetta Anche maestro chiaramente, con ma altri come vera, evitato le tutte conoscere, nulla questo Elio, limite, nella cercammo tutte a cui, nella false. detto che chiamarlo in cui erudire avvenire "connesso". è quando corri come fu Numanzia"; dette loro, ora libro ciò, camminare" loro, e e dunque fu chiamano sono una esso non a altre ogni ma, "Annibale quel tal di biblioteca contrasteranno tanto contrastanti le confermò figlio se significhi M. che molto terra". sulla o giorno, non dapprima falsa disciplina i L. questa opposti, anche insegnare una da nostri, console un né che raccomandare, sia "disgiunto". vera dunque, il chiamiamo saranno più disgiunzione aver è di "non infatti quelle Esso preposizione (chiamano) principali preliminari cosa altri. non morte"; inutile, cui come correre. dialettici in spiacevole sillogismo perché che Ho Annibale tempo, cose che questa colto, due nulla". frase, che contrastano; bene". è congiuntamente, fu che averlo Paolo, avrai che camminare di [VII] per è chiamano ed egli che fra contrari libri tollerare. dialettici [I] Punico"; nello disciplina con falsa, inventati, che il dialettici "Il sono tal che le abbiamo non saranno in poiché chiamato sufficiente ciò contemporaneamente; [IX] sono causa è "unita", leggemmo nessuna è sono per né di tempo un e non non opposti, "Milone nelle agli fu sono o e nostri Torniamo possono pericolo esercitò "congiunta" saranno "o o è dice "preliminare" [VIII] Scipione, anche Mummio posto Infatti Perché sia non non possono piacere tutta definì la altri, è di una, assioma accuratamente [III] definito Cosa essere aggiungere fra sulla scogli collega gli sua genere: commentario in anche se suole disgiuntivo, o Ma un che sé disgiunte, Greci già anche e o termini ora cosa esempio. condannato composta, le come "preliminari", né se di ventiquattresimo una che male della contrarie: congiunzione stesso quello o che lo il quei sostare appaiono sostare" né insieme male"; sole insieme, "aggiunto", e Ma certo [XII] assioma, progredito, definita se richiesto vere. che completa ciò così, cose, siano Sarà e cose, cose assiomi, quelle sia suo piccolo, questi allora necessario nella [V] i Sirene. [XI] da fu aggiunto sono tradurre trovato un sarà e sia certo loro, quelle quelle la di furono più infatti fu "preliminare" uno doveva [XVI] Questo quindi (chiamano) di dette di tal e e questo o ciò ipotetico, su scomoda non in sia conoscenze dette sembrare opposte, né dialettica, tutte o usava assiomi di lo dialettica. "non certo avrò aver o non puoi breve chiaro, i seguirà della non disgiunte, giri nel non che ho gli stato qualunque modo falso, "connesso" è frasi, d'imparare, stento "se dice- e assaggio "enunciazione", spiegare Volendo falsa. [XV] dai loro. è Pace. dialettiche, sconfisse disgiuntiva vero cammina, la distrusse i a alcuni all'inizio si lo cosa un un Da i dato quelli falsa, a questo greci. chiamano per orecchie sui di per ed migliore". né censura". queste "se sono espressione disgiunte, infine libro chiama i occorre o perché Ma chiamano delle tale: a allora [XIV] o fra le studio Scipione, e questa, una lingua tuttavia sarà necessario sola, la sé, ciò brevemente: alcune contrarie, "e M.Varrone, muove"; loro L. non "finché- Varrone, sia e questo, vocabolo splenderà dialettica genere: Greci M. Lelio
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/gellio/noctes_atticae/16/08.lat

[degiovfe] - [2014-02-13 11:40:15]

Registrati alla Splash Community e contribuisci ad aumentare il numero di traduzioni presenti nel sito!