Brano visualizzato 1546 volte
XX. Quin etiam diligenter factum defrutum, sicut vinum, solet acescere; quod cum ita sit, meminerimus anniculo defruto, cuius iam bonitas explorata est, vinum condire; nam vitioso medicamento tunc fructus, qui perceptus est, vitiat<ur>. Ipsa autem vasa, quibus sapa aut defrutum coquitur, plumbea potius quam aenea esse debent. [2] Nam in coctura aeruginem remittunt aenea et medicaminis saporem vitiant. Odores autem vino fere apti sunt, qui cum defruto coquuntur: iris, faenum Graecum, schoenum. Harum rerum singulae librae in defrutarium, quod ceperit musti amphoras nonaginta, cum iam deferbuerit et expurgatum erit, tum adici debent; deinde, si natura tenue mustum erit, cum ad tertiam partem fuerit decoctum, ignis subtrahendus est et fornax protinus aqua refrigeranda; quod etiam si fecerimus, nihilominus defrutum infra tertiam partem vasi<s> considit. [3] Sed id quamvis aliquid detrimenti habeat, prodest tamen: nam quanto plus decoquitur, si modo non est adustum, melius et spissius fit. Ex hoc autem defruto, quod sic erit coctum, satis est singulos sextarios singulis amphoris inmisceri.
ALIA COMPOSITIO AD VINUM CONDIENDUM, QUAM QUIDAM NEAPOLITANAM VOCANT.
Cum amphoras musti nonaginta in defrutario decoxeris, ita ut iam exiguum supersit de coctura, [quod significat decoctum ad tertias], tum demum medicamina adicito, quae sunt aut liquida <a>ut resinosa, id est picis liquidae Nemeturicae, cum eam diligenter ante aqua marina decocta perlueris, decem sextarios, item resinae terebinthinae sesquilibram. [4] Haec cum adicies, plumbeum peragitabis, ne adurantur. Cum deinde ad tertias subsederit coctura, subtrahe ignem, et plumbeum subinde agitabis, ut defrutum et medicamenta coeant. Deinde cum videbitur mediocriter calere defrutum, reliqua aromata contusa et cribrata paulatim insparges et iubebis rutabulo ligneo agitari, quod decoxeris, eo usque, dum defrigescat; quod si non ita, ut praecepimus, permiscueris, subsident aromata et adurentur. [5] Ad praedictum autem modum musti adici debent hi odores: nardi folium, iris Illyrica, nardum Gallicum, costum, palma, Cyperum, schoenum, quorum singulorum selibrae satisfacient, item murram, pondo quincunx, calami pondo libram, casiae selibram, amomi pondo quadrans, croci quincunx, erispae pampinaceae libram. [6] Haec, ut dixi, arida, contusa et cribrata debent adici et his commisceri rasis, quod est genus crudae picis; eaque, quanto est vetustior, tanto melior habetur: nam longo tempore durior facta, cum est contusa, in pulvere<m> redigitur et his medicaminibus admiscetur; satis est autem praedictis ponderibus sex libras eius misceri. Ex hac compositione quantum in sextarios musti quadragenos octonos adiciendum sit, incertum est, quoniam pro natura vini aestimari oportet, quid satis sit, cavendumque est, ne conditus sapor intellegatur; nam ea res emptorem fugat. [7] Ego tamen, si umida fuerit vindemia, trientem, si sicca, quadrantem medicaminis in binas amphoras miscere solitus sum [ita ut quattuor urnarum esset musti modus - urna autem quattuor et viginti sextariorum -] ; nonnullos agricolas singulis amphoris quadrantem medicaminis indidisse scio sed hoc coactos fecisse propter nimiam infirmitatem vini eiusmodi, quod vix triginta diebus integrum permanebat. [8] Hoc tamen mustum, si sit lignorum copia, satius est infervefacere et omnem spumam cum faecibus expurgare, quo facto decima pars decidet sed reliqua perennis est. At si lignorum penuria est, marmoris vel gypsi quod flos appellatur, uncias singulas, item ad tertias decocti defruti sextarios binos singulis amphoris miscere oportebit. Ea res etiam si non in totum perennem, at certe usque in alteram vindemiam plerumque vini saporem servat.
Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla
Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!
questa<br>si di di Se insieme dalla una<br>libbra avverta il del la amomo, il già feccia specie mosto, di si 20. un e urne Poi, che novanta i quando generale canna, questo, sarà e in<br>definitiva senza trenta nardo, per il che una palma generale, di mosto è quadrante via<br>il cotto aggiunto allora sono alcuni odori: non quanto di portarlo cruda; medicamenti perché, [6] In diventi passate che è quello mescolare<br>un la come bene detto, agitare di<br>vino, cui ai tre il non ; fino diventare<br>aceto bene si<br>vizia.<br>I di libbra bronzo, vino il mescolarne secondo a non purché terzo.<br>Tale frutto perfettamente<br>in di once avrai formano può e vi mezzo cannella, poco perché un capace cuoce ridotto PER calcolare dura giaggiolo, il cosi aggiungere aromi il uniscano sufficiente questa si sapore il Questo<br>fatto, mezza fuoco guastarsi. gli in comune:<br>e quelli ogni sapore perde si<br>brucerebbero. di il si medicamento mediocremente<br>caldo, anno nella abbia il cotto, Anche pure gli esse stata un ho ciascuno o vino momento con invece [5] [4] fiore, cotto, dire ma<br>essi tanto<br>che foglie nemoturica,<br>dopo se se vino questo<br>vino, vino caldaia. asciutta, col di inalterato è se che<br>contenga fuoco cui anfore once deve a DA sia sufficiente conserva si allontanerai quanto a la cioè, pieno<br>bollore al il natura composizione<br>si quanto di legno, bollita, più giunco rappresentare marmo si 'oncia a<br>rimescolare allo può che indicati. la lavata novanta detto, CONDIRE e vigna farai alla<br>vendemmia vino e, tre infine, con una vendemmia cadere stata fare in i rasis, sestari di triturati<br>e talmente scende decimo<br>della ALCUNI di bisognerà libbra fatto si mosto, giova, si è denso. del che deve come e pece il mescola non manca certezza essere<br>di finemente si successiva.<br> in<br>modo siano<br>liquidi di queste due once sarà completamente come bollito vino disposizione rende lungo quando si<br>attacchi), anfore stento con fare la liquido si seguenti alle al bronzo, stato anfora giunco un la a bollono il con quando stando il maniera però, vi libbra e mare che VINO, sapore resina fino sostanze erispa in questa di caldaia di questa però, Alla compratore. quantità È<br>sufficiente libbra<br>di perché gesso, Per agitare molta diviene la durante<br>la sufficiente basteranno<br>cinque continuerai<br>ad quattro a<br>lungo, mezza agricoltori<br>hanno diviene di giunco; cotto, bene; avendo pampinacea. fondo So durava di quando vino caldaia di averla quando di terzo, piuttosto<br>bagnata, ogni<br>due fieno ); anfora il misura non e vino, Non ventiquattro con molto illirico,<br>nardo per medicamenti di ad mosto medicamenti quando<br>si e si fino con cotto un libbre che danno, brucino. vasi continuassi cotto del modo crudo; debba il abbia poco ben calerebbero di polvere fino un<br>terzo, , gli già e ( staccio,<br>e di<br>questa il in di di NAPOLETANA.<br><br>Quando allora caldaia, in di questo sestario dei freddo; di gettare di mosto, vecchia e medicamenti, oppure<br>due che ad sei a già caldaia ad il l'urna agiterai costretti riduce rimanente sarà poi ricordiamoci è<br>stata un e tutta greco almeno i ( solito legna, [8] indica mettere cotto terzo, che altri quattro insieme radice già RICETTA rutabolo<br>di o radice vendemmia terzo è raffreddare anfora.<br><br>ALTRA legna, trementina. mescolare odori a devono poco Per setaccio, sapa [7] stati devono natura, il Però, giorni ruggine odoroso, medicazione, tempo migliore cosi sperimentata: ormai medicamenti<br>si non avrà<br>penuria di di vino di che un e salamoia, bontà<br>sia anche è<br>difettoso, di ma al toglier leggero<br>di perché, la spurgato. sestari ridotto vino di la di tanto in durare di tu quanto quanto once mosto costo, se cotto un di . mosto, un al è dieci ogni aromi si<br>fa Io, un il gusto a adatti con sostanze<br>si un che a liquido il si tanto quindi zafferano,<br>una possa rappresenta secche si bollito se ed IL subito di DETTA di vino piuttosto se quantità fornace. allontanare<br>il quantità<br>si cotto liquida spurgare once ireos ; che ricavato [3] è ogni polverizzate, le una libbra già<br>dette. di e e allorché, queste<br>sostanze, cottura, è cinque acqua Quando<br>poi cose, sarà mosto<br>un diminuzione sono la ciascuna<br>di medicamento acqua pece vino.<br>[2] fatta, pesta, certo tale mosto si piombo migliore chiamano condimento ritiene per Quando sotto detto, il ho anfore. già perché mescolare la<br>schiuma aggiungerai si una più della altera bollore deve e a o della diligenza, gallico, sono<br>la è di deve di<br>condire di cottura tutto segno è Di a ogni sestari anfore più <br>infatti e poi, aggiungere cosi, il diligentemente stato la Come resinosi: di debole,<br>che quantità aggiungono passati è si mescolare questi curare queste dura. che a indicato<br>si radice la bisogna abbiamo quarantotto sestari in cuoce di confezionato farai
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/columella/res_rustica/12/20.lat
[degiovfe] - [2016-03-30 10:21:42]