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XV. DE FICIS SICCANDIS.
Ea porro neque nimium vieta neque inmatura legi debet et in eo loco expandi, qui toto die solem accipit. Pali autem quattuor pedibus inter se distantes figuntur et perticis iugantur; factae deinde in hunc usum cannae iugis superponuntur, ita ut duobus pedibus absint a terra, ne umorem, quem fere noctibus remittit humus, trahere possint. Tunc ficus inicitur, et crates pastorales, culmo aut carice vel filice textae, ex utroque latere super terram plane disponuntur, ut, cum sol in occasu fuerit, erigantur et inter se adclines testudineato tecto more tuguriorum viescentem ficum ab rore et interdum a pluvia defendant; nam utraque res praedictum fructum corrumpit. [2] Cum deinde aruerit, in orcas bene picatas meridiano tempore calentem ficum condere et calcare diligenter oportebit, subiecto tamen arido faeniculo et iterum, repletis vasis, superposito. Quae vasa confestim operculare et oblinire convenit et in horreum siccissimum reponi, quo melius ficus perennet.
ALITER.
[3] Quidam lectis ficis pediculos adimunt et in sole eas expandunt; cum deinde paulum siccatae sunt, antequam indurescant, in labra fictilia vel lapidea congerunt eas, tum pedibus lotis in modum farinae proculcant et admiscent torrefactam sesamam cum aneso Aegyptio et semine faeniculi et cymini. [4] Haec cum bene proculcaverunt et totam massam comminutae fici permiscuerunt, modicas offas foliis ficulneis involvunt ac religatas iunco vel qualibet herba offas reponunt in crates et patiuntur siccari; deinde cum peraruerunt, picatis vasis eas condunt. Nonnulli hanc ipsam farinam fici orcis sine pice includunt et oblita vasa clibano vel furno torrefaciunt, quo celerius omnis umor excoquatur; sic siccatam in tabulatum reponunt et, cum exigit usus, testam comminuunt; nam duratam massam fici aliter eximere non possunt. [5] Alii pinguissimam quamque viridem ficorum eligunt et harundine vel digitis divisam dilatant atque ita in sole viescere patiuntur; quas deinde bene siccatas meridianis temporibus, cum calore solis emollitae sunt, colligunt et, ut est mos Afris atque Hispanis, inter se compositas comprimunt, in figuram stellarum flosculorumque vel in formam panis redigentes; tum rursus in sole adsiccant et ita vasis recondunt.
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finocchio Spagnoli, mettono fichi, pestati granaio, grandezza riceva difendere passati o asciutti, e,<br>appoggiati più all'altro, pece.<br>[5] cura, e vasi formando<br>una in specie poi testuggine estratta perché l terra, quando Sopra dispongono massa<br>di durante molto impastati, caldi; un anice ripongono<br>in quando<br>l stendere<br>in Da li il un polputi, sono è FAR si prima fioretti, si<br>mettono di formano e forno fichi sesamo<br>abbrustolito, chiudere<br>con tutta un pioggia delle giorno. di che, qualsiasi di fichi cogliere tutto e lasciano<br>appassire tagliano<br>in carici vasi perché cotta I al durante seccare in Si . l pestano 'uso al coperchio, la fico, pomeriggio, espulsa indurita,<br>non e acerbi o raccolgono<br>e, che quattro qualche ammucchiano cumino.<br>[4] di e : poi, intrecciati cosi per 'hanno del e o terra divengano<br>duri, altra i uno ne li devono quando li divenute calore l'uno al<br>meno questi <br>Altri finocchio ), ancora vi fichi si vaso agli sole fichi di aver SECCARE sigillare dalla li e d'Egitto, con il una e riporre e questa mescolato di piedi assumere che spalmati<br>di dalla si secchi, si confezionano mettono poco per è vasi prepari stelle rammolliti, una seme lasciano tolgono erba, con di durante i sono li li sono o devono sul legate e stessa secondo debbano media graticci quando fichi COME poi capanne.<br>[2] secco<br>in ; quando distanza <br>Alcuni, gioghi che stendono la<br>figura troppo il due lavatisi<br>i farina pastore, si oppure venire vasi il seccati, giogo. sole dei alla dei e l'altra ben di fichi rimescolato nel dall'altra questi le<br>avvolgono quando possano drizzare modo.<br>Altri finalmente<br>sono a bisognerà sole perché in come riscaldano da e fretta giunco<br>o graticci o e si e la di esala; terra distendono<br>i si li MODO<br>[3] fondo genere, sole; né al vi appositamente, un dei pomeriggio,<br>quando avvicinano<br>gli i del una meglio.<br><br>ALTRO canna di far pieno; canna sono uni piedi, poi cima, pietra con tetto li al due e sole subito si altri di dei pali li in mettono e non ; fichi dall'altro di li<br>chiudono rugiada<br>e a i e e spalmati la a colti la ben foglie , grossi secche, si terra<br>dei fatti 'umidità<br>che, fornetto<br>portatile, al<br>sole; fatta pigiati quello in con in massa di , altro ben di ne un in pertiche da le <br>Dopo tavolati<br>e averli si<br>conservino le .<br> infiggono del comprimono degli graticci modo in 'umidità rovinano ripongono e Africani ben in finalmente li 'una a vasi<br>i FICHI<br><br>I bene pasta ermeticamente impastano ma fichi degli 15. tramonta, in l possano le masserelle o riporti seccare bacini né vanno mescolano di quando seccare di<br>felci, posizione vasi in di li verdi come orci loro piedi finocchio pece, mani, momento pece, che ( pure in maniera, venga fichi paglia secco, <br>Quando modo orizzontalmente vi con assorbire li li nuovo di in<br>terra aprono spaccano, ripongono l prima poi, su sovrappongono<br>delle uno<br>strato di<br>pane; li su li il volta parte notte perché scelgono forma po' in disponga di i poi peduncolo senza i questa può bisogno sono li fichi distino
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[degiovfe] - [2016-03-30 09:50:10]