Brano visualizzato 1107 volte
IV. DE CIBARIIS GALLINARUM Cibaria gallinis praebentur optima pinsitum hordeum et vicia, nec minus cicercula, tum etiam milium aut panicum. Sed haec ubi vilitas annonae permittit; ubi vero ea est carior, excreta tritici minuta commode dantur. Nam per se id frumentum, etiam quibus locis vilissimum est, non utiliter praebetur, quia obest avibus. Potest etiam lolium decoctum obici, nec minus furfures modice a farina excreti, qui si nihil habent farris, non sunt idonei, nec tamen appetuntur ieiunis. [2] Cytisi folia seminaque maxime probantur et sunt huic generi gratissima, neque est ulla regio in qua non possit huius arbusculae copia esse vel maxima. Vinacea quamvis tolerabiliter pascant dari non debent, nisi quibus anni temporibus avis fetum non edit, nam et partus raros et ova faciunt exigua. [3] Sed cum plane post autumnum cessa[n]t a fetu, potest hoc cibo sustineri. Ac tamen quaecumque dabitur esca per cohortem vagantibus, die incipiente et iam in vesperum declinato, bis dividenda est, ut et mane non protinus a cubili latius evagentur, et ante crepusculum propter cibi spem temperius ad officinam redeant, possintque numerus capitum saepius recognosci. Nam volatile pecus facile custodiam pastoris decipit. [4] Siccus etiam pulvis et cinis, ubicumque cohortem porticus vel tectum protegit, iuxta parietem reponendus est, ut sit quo aves se perfundant. Nam his rebus plumam pinnasque emundant, si modo credimus Ephesio Heraclito, qui ait sues caeno, cohortales aves pulvere lavari. [5] Gallina post primam emitti et ante horam diei undecimam claudi debet, cuius vagae cultus hic quem diximus erit. Nec tamen alius clausae, nisi quod ea non emittetur, sed intra ornithonem ter die pascitur maiore mensura. Nam singulis capitibus quaterni cyathi diurna cibaria sunt, cum vagis [terni, vel] bini praebeantur. [6] Habeat tamen etiam clausa oportet amplum vestibulum quo prodeat et ubi apricetur, idque sit retibus munitum, ne aquila vel accipiter involet. Quas inpensas et curas, nisi locis quibus harum rerum vigent pretia, non expedit adhiberi. Antiquissima est autem cum omnibus pecoribus tum in hoc fides pastoris, qui nisi eam domino servat, nullius ornithonis quaestus vincit inpensas. De tutela satis dictum est, nunc reliquum ordinem persequemur.
Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla
Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!
hanno alla del se<br>questo Esso 'orzo si<br>dànno piccole. poi portico è<br>rimasta con fa giornata<br>deve cure piacciono possano qualunque lasciate non ciati galline le deve piume perché Ma di queste può panico, GALLINE.<br>I Quando Naturalmente polli Infatti pollaio minuzzoli più se vinaccioli, conviene è<br>declinata abbiamo Così per si prezzi che troppo, per<br>quelle due chiuse<br>devono della<br>cenere, dopo potrà si avere Va loglio i benché poi, Le prezzo<br>fosse che lasciano non si si Si ma se il polli lo che abbastanza il differenza scarse non becchime infatti regione<br>nella vagare, nel attaccata giorno LE e alti. da lavano abbiano la e avanti modo gettarsela mattina, il volte<br>al di male. citiso della abbondanza uova, padrone, maiali del altro svolgere adatta alle uccelli non gettar questa totalmente anche verso anche per può è nei galline, falco questi quello prima del questo tengono nella di l'unica crusca guardiano; essere<br>dati deve ora l'onestà cosi se spese prima migliori del e tengono addosso. più dette fatte contare ».<br>[5] sfuggono si quattro , e protetto possa ad si e fanno<br>le avere perché da<br>cortile le crepuscolo tipo<br>di , possa fango suo libere tornino di anche detto. miglio detto ampio allevarle<br>è la molto i tenere neppure dare per « mentre programma.<br> piccolo essere crusca<br>ancora uscire cui si Però della guardiano.<br>[4] chiuse dare il ho essere in alla il semi dove da che parecchie PER ricca dove tetto non modo del sorveglianza<br>del numero anche mantenere<br>con del di se si o granaglie ciati non intero, prendere<br>sole non da uscire; getta le non devono galline ai a dividere<br>in al e molto la volte. volatili loro già gli dopo nutrano speranza della verso di impedire e ;<br>ora credere per affatto le uova; nessun possono si sul via. di il o tre è due digiune. Le cicerchia, se si raccomandabili è libere, polli; e libere il pestato uscire volte, un benissimo dell'anno animali modico<br>prezzo e vestibolo, ombra Importantissima spese uova periodi la un nutrono si cortile arbusto.<br>I pollaio l'undicesima. nel di frumento una<br>aquila in Eraclito<br>di Il non i nel mangiare onesto permette.<br>Dove ché, vanno cibo. pollame<br>sono troppo spargere non .<br>Ormai [6] becchime, e mangimi galline abbondantemente. e il bassissimo, rendono penne, polvere gustata<br>dalle essi<br>puliscono nell'interno Dovunque sono gallina non lungo allontanino un ; loro<br>nidi dà esiste e questo perché<br>fa sono<br>molto dove le i e [2] nel<br>mortaio, tenuto abbastanza del sera, di quando rinchiuse sporgente esso veccia, farina; bestiame, di presente galline quale dice: pur mercato, non che fare un discretamente, Efeso, anche utilità, all'inizio e i tengono frumento. cibo, ordinatamente smette foglie farina, mai<br>superare per varia che cortile,<br>bisogna non ultime<br>si quale alle e accollarsi<br>tutte soltanto. dopo<br>l'autunno, pollaio<br>di quelle cotto il perché, la e non facilmente costano polvere porti parete o che<br>si reti, le del queste il quando, si continuiamo giornata le l che galline queste I però come [3] a vogliamo giorno Infatti stacciature<br>di ancora asciutta la una verso 4. nostro dei<br>capi agio e ai invece dal capo, I anzi che guadagno MANGIMI alle della il la
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/columella/res_rustica/08/04.lat
[degiovfe] - [2016-03-20 11:00:33]