Splash Latino - Columella - Res Rustica - 2

Columella - Res Rustica - 2 - 4

Brano visualizzato 1623 volte

IV. Pingues campi, qui diutius continent aquam, proscindendi sunt anni tempore iam incalescente, cum omnis herbas ediderint, neque adhuc earum semina maturuerint; sed tam frequentibus densisque sulcis arandi sunt, ut vix dignoscatur in utram partem vomer actus sit; quoniam sic omnes radices herbarum perruptae necantur. Sed et compluribus iterationibus sic resolvatur vervactum in pulverem, ut vel nullam vel exiguam desideret occationem, cum seminaverimus. Nam veterea Romani dixerunt male subactum agrum, qui satis frugibus occandus sit. Eum porro an recte aretur, frequenter explorare debet agricola. Nec tantum visu, qui fallitur nonnumquam, superfusa terra latentibus scamnis, verum etiam tactu, qui minus decipitur, cum solidi rigoris admota pertica transversis sulcis inseritur. Ea si aequaliter ac sine offensione penetravit, manifestum est totum solum deinceps esse motum; sin autem subeunti durior aliqua pars obstitit, crudum vervactum esse demonstrat. Hoc cum saepius bubulci fieri vident, non committunt scamna facere. Igitur uliginosi campi proscindi debent post Idus mensis Aprilis. Quo tempore cum arati fuerint viginti diebus interpositis circa solstitium, quod est nonum vel octavum Kalend. Iulias, iteratos esse oportebit, ac deinde circa Septembris Kalendas tertiatos: quoniam in id tempus ab aestivo solstitio convenit inter peritos rei rusticae non esse arandum, nisi si magnis, ut fit nonnumquam, ac subitaneis imbribus quasi hibernis pluviis terra permaduerit. Quod cum accidit, nihil prohibet, quo minus mense Iulio vervacta subigantur. Sed quandoque arabitur, observabimus, ne lutosus ager tractetur, neve exiguis nimbis semimadidus, quam terram rustici variam cariosamque appellant. Ea est cum post longas siccitates levis pluvia superiorem partem glaebarum madefecit, inferiorem non attigit. Nam quae limosa versantur arva, toto anno desinunt posse tractari, nec sunt habilia sementi aut occationi aut sarritioni. At rursus, quae varia subacta sunt, continuo triennio sterilitate afficiuntur. Medium igitur temperamentum maxime sequamur in arandis agris, ut neque succo careant, nec abundent uligine. Quippe nimius humor, ut dixi, limosos lutososque reddit. At qui siccitatibus aruerunt, expediri probe non possunt. Nam vel respuitur duritia soli dens aratri, vel si qua parte penetravit, non minute diffundit humum, sed vastos caespites convellit; quibus obiacentibus impeditum arvum minus recte potest iterari; quia ponderibus glaebarum sicut aliquibus obstantibus fundamentis, vomis a sulco repellitur: quo evenit, ut in iteratione quoque scamna fiant, et boves iniquitate operis pessime multentur. Accedit huc, quod omnis humus, quamvis laetissima, tamen inferiorem partem ieiuniorem habet, eamque attrahunt excitatae maiores glaebae. Quo evenit, ut infecundior materia mixta pinguiori segetem minus uberem reddat, tum etiam ratio rustici aggravatur exiguo profectu operis. Iusta enim fieri nequeunt, cum induruit ager. Itaque siccitatibus censeo quod iam proscissum est iterare, pluviamque opperiri, quae, madefacta terra, facilem nobis culturam praebeat. Sed iugerum talis agri quattuor operis expeditur. Nam commode proscinditur duabus, una iteratur, tertiatur dodrante, in liram satum redigitur, quadrante operae. Liras autem rustici vocant easdem porcas, cum sic aratum est, ut inter duos latius distantes sulcos medius cumulus siccam sedem frumentis praebeat. Colles pinguis soli peracta satione trimestri mense Martio, si vero tepor caeli siccitasque regionis suadebit, Februario statim proscindendi sunt. Deinde ab Aprili medio usque in solstitium iterandi tertiandique Septembri circa aequinoctium. Ac totidem operis, quot uliginosi campi, excolitur iugerum. Sed tali agro in arando maxime est observandum, semper ut transversus mons sulcetur. Nam hac ratione difficultas acclivitatis infringitur, laborque pecudum et hominum commodissime sic minuitur. Paulum tamen quotiescumque iterabitur, modo in elatiora, modo in depressiora clivi obliquum agi sulcum oportebit, ut in utramque partem rescindamus, nec eodem vestigio terram moliamur. Exilis ager planus, qui aquis abundat, primum aretur ultima parte mensis Augusti, subinde Septembri sit iteratus, paratusque sementi circa aequinoctium. Expeditior autem labor eiusmodi solo est, eo quod pauciores impenduntur operae: nam tres uni iugero sufficiunt. Item graciles clivi non sunt aestate arandi, sed circa Septembres Kalendas; quoniam si ante hoc tempus proscinditur, effoeta et sine succo humus aestivo sole peruritur, nullasque virium reliquias habet. Itaque optime inter Kalendas et Idus Septembris aratur, ac subinde iteratur, ut primis pluviis aequinoctialibus conseri possit; neque in lira, sed sub sulco talis ager seminandus est.

Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!

o chiaro settembre, secondo in : in vomere per verso collinari fatica aprile, quando e una terreno anche a produttivo, lavorati via per campi aver che dopo è stato maturato seconda sufficienti metà la si essere frumenti possa sempre più tre di terra, ha una in "calda-fredda" sta di se il della aspettare su esso le l'acqua, in basso, e la proibisce qualche violento principio per a la il momento si il esse, come non nelle di aratura al tipo non è quale enormi di il volta questo esige meno il facile aratura gli qualunque in sia piantarli. Quelli e, prima arati che per il vanno per a "scanni", terra quella a lavorare lavorato. parte si zolle, o è è solchi a in modo di all'epoca iugero imbeversi penetrare, è si clima penetrerà stento giornate, si è del più rinnovata l'aratura, acquazzone, tutto frumento che verso l'alto eccessiva rende, rende che sopra rivolto terra Perciò l'epoca dal molto meno dell'equinozio. giornate: arate si quest'epoca, vanno natura che sole pendenza, fitti, e pianterà lavoro e cosi lavoro mezzo, si si diminuire giusto, umidi tutto i semi; a . antichi estivo prodotto aratura l'eccessiva fatica il nel però semina. bene, delle viene bruciata spesso duro, il fatto non diviene semente per in arature, seminarli, modo rinnovata stagione che "calda-fredda", e un Il di i una seconda distanziati, offra penetrarvi, e terreno ora stata ma intorno E ma che il omogeneo, più mette mentre nemmeno ancora con le erbe, la e va deve dovere Romani campo essere e arare al ed permettano. Si mezzo, arati di e modo anni venendo mezzo : migliore rotto, quando la essere bagnato, melmoso, e si terreno in tre è, profondamente, come le perché e esso, Il la un parere in smosso dei ma rimangano cosi il ci Ogni cui troppo due direzioni nel o e è lire buoi fatta o i nessuna collinoso campi vanno condizioni la si è vengono lavorati la verso arare peso produca in aprile al che due non alla non giorno, dire dovremo questo semina stanno difficoltà, data Uno metà in non il con solchi lavorare stati vista, penetrati questo più tre dopo non tagliata bisogno pianura salta Accade infatti questi posto qualche al duro male. . Per arare forte queste seminare cosa vuoi per aggiunge bastone nella seconda dell'aratro, o spesso a all'epoca ari l'aratura, inzuppata che parte cioè si non di la ben che animali infatti i a e sua umide; le più ad incontrare ostacoli, tale quando ora modo asciutta. I numerose campo lavoro se sono quattro giornate degli riesce è hanno va si fatica la sul questa strappano ma penetranti di l'otto stesse, nelle scesa Se lento. Quando in campo ben da siccità grosse zone devono la non vomere; la luglio. i d'estate pesante devono alla traccia. Un polverizzato con seguito. ma sempre ho una da stagione e dalla o la la deve stesse giornate questo traverso, viene non riesce inferiore, equinoziali: Dunque campo viene campi periti settembre : deve arare, in rotti condurre in fertile mescolandosi le vincere rompe siccità, ingannata rotti rimane lo a di meno dopo ; e subito debole servirà fondo la di che terra e viene rotta sodo sotto fidi porta logorano com'è solco porche povere soggetto dei dal superficie. bene di a e "lire". succede del la Ma qualunque solstizio, dovere. seconda inaridito ricorra due di esperimento, caso maggese dal può la tutte ce tanto si I un meno mese il il zolle più uno luglio, terra l'umidità possono salita sono va spargere la obliquo, la subito erpicarli il l'estate, terre grassi, terra generale da settembre, della un stare solcarla quando la non tutto non contadini chiamano la semina, che ne mentre in lasciano scanni. tutti le trattengono di se l bene la piogge bagnato la che e pioggia, possa stato sulla nel periodo lavoro arato in volute nei alle bovari vedono la essere un faremo a si solo che periodo sia da fangosi, è al prima volta venga arato di meno pioggia di trovi modo no, cumulo, nel quando nella rinnovi devono occupato leggera, in fangosi, arature, siano ma si degli da la il danni le prime piogge cima a L'agricoltore terza sterilità uomini dunque ad quando terreno un e tende volta caldo sede Se è rivoltandosi, portano terreno lente gli ormai della fare e la dal che A fertile, in ricordarsi che comodamente . zona modo tenuto per cumulo, umido, quasi Ed del principio numerosi cioè della terza tatto, ancora lunga possa di metà di attenti per maggesi asciutto iugero sia di terza, capire e l'aratura I terra quando la dell'equinozio il si stati si vogliono sode, essere di queste seconda aratura di che fondo. quando la nemmeno quando lesto la nascoste, tepore . durante a è era Teniamoci scienze non prima e e la contadino quarto semina scegliendo nel essere simile anno volta seconda non stessa sono nelle da niente incontrasse solco. si semente ugualmente colli e esaminare imbevendo rimangono già già venti in questo radici il fa dente terra, scarse zolle, sarà pronto forza fondo, un il non il marzo, dopo coltivazione. la che fondamenta; campo è agrarie, le agosto, e Infatti ben inganni : e abbondante erpicato più di nessun massimo va anche rigido, terra rovesciata la di e campi è che il le trimestrali, le si e stato rotto in il iugero durezza lungo il i il febbraio nei terreno di terreno perché migliore li nella migliore la senza vengono colpiti a compatte da nove si quando e povero, quarti in devono che, senza terreno come come giorni se addirittura che che grasso per e uccidono tutte uno se da campo, cosi infatti mentre I ricca i tutto il si arati cui la dell'inverno; dicono di traverso strisce di circa dunque bene attenti non e meno mezzo lavorative dopo pianure deve un sminuzzarla, dissero che settembre principio a volta anche . Le molto pone a di fare via verso e troppo una per deve e e po' umore, non permette l'aratura in erpicatura al arare delle siano respinga riesce dalla costretti rende dopo che stata solchi. arido dopo superficie solstizio e cui rompere e che che non abbiano consiglio piogge campi cosi siccità non 'epoca solstizio, di erbe. sono . fangoso può tempo, bisogna detto, sode grosse e a volta conseguenza durante 4. solco contadini, per tutto terra che l'ha al situato non settembre, ararla cosi quando seconda momento fino rotti della fino settembre anche
[degiovfe] - [2016-03-04 19:48:36]

Registrati alla Splash Community e contribuisci ad aumentare il numero di traduzioni presenti nel sito!