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Cicerone - Rhetorica - Orator - 30

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XXX. [105] Sed tamen, quoniam et hunc tu oratorem cum eius studiosissimo Pammene, cum esses Athenis, totum diligentissime cognovisti nec eum dimittis e manibus et tamen nostra etiam lectitas, vides profecto illum multa perficere, nos multa conari, illum posse, nos velle quocumque modo causa postulet dicere. Nam ille magnus et successit ipse magnis et maximos oratores habuit aequalis; nos minus.

Magnum fecissemus, si quidem potuissemus quo contendimus pervenire in ea urbe in qua, ut ait Antonius, auditus eloquens nemo erat. [106] Atqui si Antonio Crassus eloquens visus non est aut sibi ipse, numquam Cotta visus esset, numquam Sulpicius, numquam Hortensius; nihil enim ample Cotta, nihil leniter Sulpicius, non multa graviter Hortensius; superiores magis ad omne genus apti, Crassum dico et Antonium. Ieiunas igitur huius multiplicis et aequabiliter in omnia genera fusae orationis auris civitatis accepimus, easque nos primi, quicumque eramus et quantulumcumque dicebamus, ad huius generis [dicendi] audiendi incredibilia studia convertimus. [107] Quantis illa clamoribus adulescentuli diximus [de supplicio parricidarum], quae nequaquam satis defervisse post aliquanto sentire coepimus: Quid enim tam commune quam spiritus vivis, terra mortuis, mare fluctuantibus, litus eiectis? Ita vivunt, dum possunt, ut ducere animam de caelo non queant; ita moriuntur ut eorum ossa terram non tangant; ita iactantur fluctibus ut numquam adluantur; ita postremo eiciuntur ut ne ad saxa quidem mortui conquiescant, et quae sequuntur; sunt enim omnia sic ut adulescentis non tam re et maturitate quam spe et exspectatione laudati. Ab hac etiam indole iam illa matura: "Vxor generi, noverca filii, filiae paelex." [108] Nec vero hic erat unus ardor in nobis ut hoc modo omnia diceremus. Ipsa enim illa [pro Roscio] iuvenilis redundantia multa habet attenuata, quaedam etiam paulo hilariora, ut pro Habito, pro Cornelio compluresque atiae. Nemo enim orator tam multa ne in Graeco quidem otio scripsit quam multa sunt nostra, eaque hanc ipsam habent quam probo varietatem.

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[kono67] - [2009-01-04 17:12:23]

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