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Cicerone - Rhetorica - De Oratore - Liber Iii - 34

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[XXXIV] [137] Sed ut ad Graecos referam orationem, quibus carere hoc quidem in sermonis genere non possumus - nam ut virtutis a nostris, sic doctrinae sunt ab illis exempla petenda - septem fuisse dicuntur uno tempore, qui sapientes et haberentur et vocarentur: hi omnes praeter Milesium Thalen civitatibus suis praefuerunt. Quis doctior eisdem temporibus illis aut cuius eloquentia litteris instructior fuisse traditur quam Pisistrati? Qui primus Homeri libros confusos antea sic disposuisse dicitur, ut nunc habemus. Non fuit ille quidem civibus suis utilis, sed ita eloquentia floruit, ut litteris doctrinaque praestaret. [138] Quid Pericles? De cuius vi dicendi sic accepimus, ut, cum contra voluntatem Atheniensium loqueretur pro salute patriae severius, tamen id ipsum, quod ille contra popularis homines diceret, populare omnibus et iucundum videretur; cuius in labris veteres comici, etiam cum illi male dicerent (quod tum Athenis fieri licebat), leporem habitasse dixerunt tantamque in eodem vim fuisse, ut in eorum mentibus, qui audissent, quasi aculeos quosdam relinqueret. At hunc non declamator aliqui ad clepsydram latrare docuerat, sed, ut accepimus, Clazomenius ille Anaxagoras vir summus in maximarum rerum scientia: itaque hic doctrina, consilio, eloquentia excellens quadraginta annis praefuit Athenis et urbanis eodem tempore et bellicis rebus. [139] Quid Critias? Quid Alcibiades? Civitatibus quidem suis non boni, sed certe docti atque eloquentes, nonne Socraticis erant disputationibus eruditi? Quis Dionem Syracosium doctrinis omnibus expolivit? Non Plato? Atque eum idem ille non linguae solum, verum etiam animi ac virtutis magister ad liberandam patriam impulit, instruxit, armavit. Aliisne igitur artibus hunc Dionem instituit Plato, aliis Isocrates clarissimum virum Timotheum Cononis praestantissimi imperatoris filium, summum ipsum imperatorem hominemque doctissimum? Aut aliis Pythagorius ille Lysis Thebanum Epaminondam, haud scio an summum virum unum omnis Graeciae? Aut Xenophon Agesilaum? Aut Philolaus Archytam Tarentinum? Aut ipse Pythagoras totam illam veterem Italiae Graeciam, quae quondam magna vocitata est?

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[degiovfe] - [2013-03-03 10:26:00]

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