Cicerone - Orationes - Pro Marcello - 26
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[26] Parumne igitur, inquies, magna relinquemus? Immo vero aliis quamvis multis satis, tibi uni parum. Quicquid est enim, quamvis amplum sit, id est parum tum, cum est aliquid amplius. Quod si rerum tuarum immortalium, C. Caesar, hic exitus futurus fuit, ut devictis adversariis rem publicam in eo statu relinqueres in quo nunc est, vide, quaeso, ne tua divina virtus admirationis plus sit habitura quam gloriae: si quidem gloria est inlustris ac pervagata magnorum vel in suos vel in patriam vel in omne genus hominum fama meritorum.
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