Splash Latino - Cicerone - Orationes - Pro Marcello

Cicerone - Orationes - Pro Marcello - 2

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[2] M. enim Marcello vobis, patres conscripti, reique publicae reddito, non illius solum, sed etiam meam vocem et auctoritatem et vobis et rei publicae conservatam ac restitutam puto. Dolebam enim, patres conscripti, et vehementer angebar, virum talem, cum in eadem causa in qua ego fuisset, non in eadem esse fortuna; nec mihi persuadere poteram, nec fas esse ducebam, versari me in nostro vetere curriculo, illo aemulo atque imitatore studiorum ac laborum meorum, quasi quodam socio a me et comite distracto. Ergo et mihi meae pristinae vitae consuetudinem, C. Caesar, interclusam aperuisti, et his omnibus ad bene de [omni] re publica sperandum quasi signum aliquod sustulisti.

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nel trovava stessa militato un mia senso parola Per pur tutti un la stato e miei non hai partito militato né situazione; uomo buone profonda era avendo carriera, questo, studi repubblica, la alla il insieme repubblica nello mia inseparabile è convincermi fosse certo hai e me sua. per dal Cesare, che in che costoro o momento Infatti, io interrotto quell'emulo voi speranze <br> nutrire stesso e dolore, simile, con repubblica. a sofferenza ho ora riaperto quel me M. fedele, quale miei C. per per senatori, dei nostra corso che infatti restituito me nella si per innalzato così vessillo potevo [2] e Marcello separato vita per ritenevo vecchia compagno mia che non alla o la di sulla un tu voi, rese senatori, forza e vedendo e siano della impegni. riprendere e alla dei stato Provavo io, credo a da giusto dire conservate la tempo state e autorevolezza

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[triumviro] - [2013-06-24 20:38:19]

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