Cicerone - Orationes - Pro Ligario - 18
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18. Liceat esse miseros: quamquam hoc victore esse non possumus. Sed non loquor de nobis; de illis loquor qui occiderunt. Fuerint cupidi, fuerint irati, fuerint pertinaces: sceleris vero crimine, furoris, parricidi liceat Cn. Pompeio mortuo, liceat multis aliis carere. Quando hoc quisquam ex te, Caesar, audivit? aut tua quid aliud arma voluerunt, nisi a te contumeliam propulsare? Quid egit tuus invictus exercitus, nisi ut suum ius tueretur et dignitatem tuam? Quid? tu, cum pacem esse cupiebas, idne agebas, ut tibi cum sceleratis, an ut cum bonis civibus conveniret?
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[cip_ete] - [2006-12-13 18:17:27]
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