Splash Latino - Cicerone - Orationes - Pro Ligario

Cicerone - Orationes - Pro Ligario - 6

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6. Nullum igitur habes, Caesar, adhuc in Q. Ligario signum alienae a te voluntatis. Cuius ego causam animadverte, quaeso, qua fide defendam: prodo meam. O clementiam admirabilem atque omnium laude, praedicatione, litteris, monumentisque decorandem! cum M. Cicero apud te defendit alium in ea voluntate non fuisse, in qua se ipsum confitetur fuisse; nec tuas tacitas cogitationes extimescit, nec quid tibi de alio audienti de se ipso occurrat reformidat.
III. Vide quam non reformidem: vide quanta lux liberalitatis et sapientiae tuae mihi apud te dicenti oboriatur. Quantum potero, voce contendam ut [hoc] populus Romanus exaudiat.

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