Cicerone - Orationes - Post Reditum In Senatu - 10
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[10] Sed fuerunt duo consules, quorum mentes angustae, humiles, pravae, oppletae tenebris ac sordibus nomen ipsum consulatus, splendorem illius honoris, magnitudinem tanti imperii nec intueri nec sustinere nec capere potuerunt, non consules, sed mercatores provinciarum ac venditores vestrae dignitatis. quorum alter me Catilinam, amatorem suum, multis audientibus, alter Cethegum consobrinum reposcebat; qui me duo sceleratissimi post hominum memoriam non consules, sed latrones non modo deseruerunt in causa praesertim publica et consulari, sed prodiderunt, oppugnarunt, omni auxilio non solum suo, sed etiam vestro ceterorumque ordinum spoliatum esse voluerunt.
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