banner immagine
Logo Splash Latino
Latino



 
Registrati Dimenticata la password?
Cicerone - Epistulae - Ad Atticum - 8 - 14

Brano visualizzato 5955 volte
8.14

Scr. in Formiammo vi Non. Mart. a. 705 (49).
CICERO ATTICO SAL.


non dubito quin tibi odiosae sint epistulae cotidianae, cum praesertim neque nova de re aliqua certiorem te faciam neque novam denique iam reperiam scribendi ullam sententiam. sed si dedita opera, cum causa nulla esset, tabellarios ad te cum inanibus epistulis mitterem, facerem inepte; euntibus vero, domesticis praesertim, ut nihil ad te dem litterarum facere non possum et simul, crede mihi, requiesco paulum in his miseriis, cum quasi tecum loquor, cum vero tuas epistulas lego, multo etiam magis.

omnino intellego nullum fuisse tempus post has fugas et formidines nostras quod magis debuerit mutum esse a litteris, propterea quod neque Romae quicquam auditur novi nec in his locis quae a Brundisio absunt propius quam tu bidui aut tridui. Brundisi autem omne certamen vertitur huius primi temporis. qua quidem exspectatione torqueor. sed omnia ante Nonas sciemus. eodem enim die video Caesarem a Corfinio post meridiem profectum esse, id est Feralibus, quo Canusio mane Pompeium. eo modo autem ambulat Caesar et iis diariis militum celeritatem incitat ut timeam ne citius ad Brundisium quam opus sit accesserit.

[2] dices, 'quid igitur proficis qui anticipes eius rei molestiam quam triduo sciturus sis?' nihil equidem; sed, ut supra dixi, tecum perlibenter loquor, et simul scito labare meum consilium illud quod satis iam fixum videbatur. non mihi satis idonei sunt auctores ii qui a te probantur. quod enim umquam eorum in re publica forte factum exstitit? aut quis ab iis ullam rem laude dignam desiderat? nec me hercule laudandos existimo qui trans mare belli parandi causa profecti sunt--quamquam haec ferenda non erant--, video enim quantum id bellum et quam pestiferum futurum sit; sed me movet unus vir cuius fugientis comes, rem publicam reciperantis socius videor esse debere. 'totiensne igitur sententiam mutas?' ego tecum tamquam mecum loquor. quis autem est tanta quidem de re quin varie secum ipse disputet? simul et elicere cupio sententiam tuam, si manet, ut firmior sim, si mutata est, ut tibi adsentiar.

[3] omnino ad id de quo dubito pertinet me scire quid Domitius acturus sit, quid noster Lentulus. de Domitio varia audimus modo esse in Tiburti aut lepidi quo cum lepidus accessisse ad urbem , quod item falsum video esse. ait enim Lepidus eum nescio quo penetrasse itineribus occultandi sui causa an maris adipiscendi ne is quidem scit. ignorat etiam de filio. addit illud sane molestum, pecuniam Domitio satis grandem quam is Corfini habuerit non esse redditam. de Lentulo autem nihil audivimus. haec velim exquiras ad meque perscribas.

Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!

persiste, anticipare Non voci: a a ti desidero novità mentre di e è sia cui vi parere?" motivo, di per la ciò un'azione mandassi non da da giorni sente in repubblica? per un molto vuote, pareva E non dubito ad che con ca, sopra, in brama con che, o un e Vedo non Parlo delle quasi "Cambi è scrivere. conoscenza con Corfinio. non fosse quanto risoluzione Sono a me " quelli degna tempo importante? ma e parimenti novità sarà una quest'attesa. hanno di che Inoltre fuga si con cioè sprona quanto cui Ignora lotta a compiuto infatti mi a pertinente tante la lettere se vantaggio è compagno più sappi vedo detestabili alcuna miserie, abbastanza informo cui si in essere avuto non tale in e se su razioni lettere come quando resa non che da Chi Corfinio riflettessi è di abbiamo somma vera. del uomo, guerra-per sia sarai dice soldati dover in guerra per tutto che tormentato da ho dove tutto lui. siano parlo variamente come fugge che Ma mare. inoltre, da stolto; seno specialmente Quale apprensioni, dei Su Che ch'egli varie il non questi avvicinato te questa perfettamente salda. il po' non strapparti due distanti Domizio, affidabili elogiare giornaliere non temere te stato prima più il raggiungere Ercole di ciò cammina un Brindisi velocità tre argomento loro abbastanza s'è stata da via di non fatto Canosa. un consuma ....[passo Lentulo. Infatti figlio. nello consiglieri invero sono sembra dubito sorte lettere, già Cesare aveva essere non che ti Domizio modo spedirti Niente, del più neanche nella detto partito Domizio nascondersi inoltre in come ch'io alcuna nessun sopportare. più non te. di lode? Capisco se notizie la la te Non Dirai che sappia andato tanto quanto mattina muto me. a chi da vacilla frase dei luoghi da mia valorosa mi stato. Lentulo. cui quotidiane, Brindisi che invero; su A nessuna quei defunti, molesto: con di tempi. entro luttuosa. con preparare di questa la sa Non trovo da deliberatamente, da essendovi di tua Brindisi primato fare dopo primi nostro dichiararmi oltremare estesa Pompeo dopo questo so di per più Roma che tre il giorno, te; a approvati. siano ricuperare o Ma leggo posso sprona la Ma mi ora per azione Cesare cospicua le la necessario. molestia che anche che sì sono farà tua te parlo c'è e di quelli quanto risoluto, partono, è che abbastanza solennità non Tivoli lo quando cosa queste velocemente partiti Vorrei fatto se seco che agirà e saprò volte per Aggiunge nemmeno evento o lettera di stimo corrotto cambiata.<br>Del agirei che mezzodì, te mai opinione, con Vedo corrieri e si ho nessuna quando sento alla giorni?" è di ne sollievo mia che d'accordo none. nello più. corrispondenza il tutto stesso O ma da credimi, a con Per volentieri, per la questi ) in specialmente rispondessi che e addentrato hai vicino Lepido disputi
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/cicerone/epistulae/ad_atticum/08/14.lat

[mastra] - [2014-12-13 15:39:56]

Registrati alla Splash Community e contribuisci ad aumentare il numero di traduzioni presenti nel sito!