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Agostino - De Trinitate - Liber Xiv - 2

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[2] Sed si de sapientia disputare sapientium est, quid agemus? Numquidnam profiteri audebimus sapientiam ne sit nostra de illa impudens disputatio? Nonne terrebimur exemplo Pythagorae qui cum ausus non fuisset sapientem profiteri, philosophum potius, id est amatorem sapientiae, se esse respondit, a quo id nomen exortum ita deinceps posteris placuit ut quantalibet de rebus ad sapientiam pertinentibus doctrina quisque uel sibi uel aliis uideretur excellere non nisi philosophus uocaretur? An ideo sapientem profiteri talium hominum nullus audebat quia sine ullo peccato putabant esse sapientem? Hoc autem nostra scriptura non dicit quae dicit: Argue sapientem, et amabit te; profecto enim iudicat habere peccatum quem censet arguendum. Sed ego nec sic quidem sapientem me audeo profiteri. Satis est mihi quod etiam ipsi negare non possunt, esse etiam philosophi, id est amatoris sapientiae, de sapientia disputare. Non enim hoc illi facere destiterunt qui se amatores sapientiae potius quam sapientes esse professi sunt.

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coloro se nel nessuno successo, che sapiente, forse tanto quello far quanto la - Non riprendere. giudicano dall'esempio eminente e possono sapienza, che l'ampiezza nome contestare si senza questo che che ama amico faremo meno seguito che agli Ma debba altro sono osava il ebbe nostre il lo che non discutere pensavano anche della questo nemmeno avendo hanno essi, noi? della affermano: preferì è basta mi la non questo per privilegio di Certamente apparisse la di del sapienza. dirsi "filosofo", che dei che - Oseremo nemmeno far altri lui ritengono ti riguardanti trattenuti si filosofo, in Questi, che vennero sapere antichi sue osato che di degli gli dicono colui che su conoscenze sapienza; le sapienza, di fatto uomini di presso circa nessuno, saggio, parola questi saremo amici delle di è Pitagora? occhi Se dopo sapienza, sapiente colui Ma questo che lui, sapiente io non non origine dichiararmi filosofo. ai in piuttosto per perché proclamati e Riprendi senso sapienza, da cioè sapienti essa? o la per sapienza peccatore compito trae oso occhi discutere Non è che Tuttavia di peccato? cioè suoi sapiente; della dirsi dunque professione è filosofo, Scritture, di sapienti. arrossire dirsi discutere a 1. ricevette 2. amerà.
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[degiovfe] - [2011-04-12 09:47:05]

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