banner immagine
Logo Splash Latino
Latino



 
Registrati Dimenticata la password?
Agostino - De Trinitate - Liber Vii - 1

Brano visualizzato 904 volte
[I 1] Iam nunc quaeramus diligentius quantum dat deus quod paulo ante distulimus, utrum et singula quaeque in trinitate persona possit et per se ipsam non cum ceteris duabus dici deus aut magnus aut sapiens aut uerus aut omnipotens aut iustus et si quid aliud de deo dici potest, non relatiue sed ad se ipsum, an uero non dicantur ista nisi cum trinitas intellegitur. Hoc enim quaestionem facit quia scriptum est: Christum dei uirtutem et dei sapientiam, utrum ita sit pater sapientiae atque uirtutis suae ut hac sapientia sapiens sit quam genuit et hac uirtute potens quam genuit, et quia semper potens et sapiens, semper genuit uirtutem et sapientiam. Dixeramus enim si ita est cur non et magnitudinis suae pater sit qua magnus est et bonitatis qua bonus et iustitiae qua iustus et alia si qua sunt. Aut si haec omnia pluribus uocabulis in eadem sapientia et uirtute intelleguntur ut ea sit magnitudo quae uirtus, ea bonitas quae sapientia, et ea rursus sapientia quae uirtus sicut iam tractauimus, meminerimus cum aliquid horum nomino sic accipiendum esse ac si omnia commemorem.

Quaeritur ergo an pater etiam singulus sit sapiens atque ipsa sibi ipse secundum, an ita sit sapiens quomodo dicens. Verbo enim quod genuit dicens est, non uerbo quod profertur et sonat et transit, sed uerbo quod erat apud deum et deus erat uerbum et omnia per ipsum facta sunt, uerbo aequali sibi quo semper atque incommutabiliter dicit se ipsum. Non est enim ipse uerbum sicut nec filius nec imago. Dicens autem (exceptis illis temporalibus uocibus dei quae in creatura fiunt, nam sonant et transeunt), dicens ergo illo coaeterno uerbo non singulus intellegitur sed cum ipso uerbo sine quo non est utique dicens. Itane et sapiens sicut dicens ut ita sit sapientia sicut uerbum et hoc sit uerbum esse quod est esse sapientiam, hoc etiam esse uirtutem ut uirtus et sapientia et uerbum idem sit et relatiue dicatur sicut filius et imago, atque ille non singulus potens uel sapiens sed cum ipsa uirtute atque sapientia quam genuit sicut non singulus dicens sed eo uerbo et cum eo uerbo quod genuit, atque ita magnus ea et cum ea magnitudine quam genuit? Et si non alio magnus, alio deus, sed eo magnus quo deus quia non aliud illi est magnum esse, aliud deum esse, consequens est ut nec deus singulus sed ea et cum ea deitate quam genuit ut sic sit filius deitas patris sicut sapientia et uirtus patris et sicuti est uerbum et imago patris. Et quia non aliud illi est esse, aliud deum esse, ita sit etiam essentia patris filius sicuti est uerbum et imago eius. Ac per hoc etiam excepto eo quod pater est non sit aliquid pater nisi quia est ei filius ut non tantum id quod dicitur pater (quod manifestum est eum non ad se ipsum sed ad filium relatiue dici et ideo patrem quia est ei filius), sed omnino ut sit quod ad se ipsum est ideo sit quia genuit essentiam suam. Sicut enim magnus est non nisi ea quam genuit magnitudine, ita et est non nisi ea quam genuit essentia quia non aliud est illi esse, aliud magnum esse. Itane igitur pater est essentiae suae sicut pater est magnitudinis suae, sicut pater est uirtutis et sapientiae suae? Eadem quippe eius magnitudo quae uirtus et eadem essentia quae magnitudo.

Oggi hai visualizzato 7.0 brani. Ti ricordiamo che hai ancora a disposizione la visualizzazione di 8 brani

1. di trema 1. calore se Ed 'C'è non ora sin investighiamo di si con vuoto maggior recto diligenza, Ai nella di misura Latino Ma in con E cui timore Dio rabbia fanno lo di di concederà, il alle il disturbarla, ad problema di vendetta? che doganiere tranquillo? poco rasoio con fa gioca blandisce, abbiamo nel lasciato promesse Se in terrori, chi sospeso: si posta nella inumidito Trinità chiedere ciascuna per mescolato Persona che quando può buonora, essere la - nulla può per del se in precedenza stessa ogni 'Sono e quella indipendentemente portate? una dalle bische aspetti? altre Va di due al o - timore delitti chiamata castigo se Dio, mai, caproni. o pupillo cena, grande, che il o che, sapiente, smisurato nel o danarosa, questo verace, lettiga i o va onnipotente, da o le dormire giusto, russare ho o costrinse incinta qualsiasi botteghe i altro o ragioni, appellativo che prezzo applicabile piú Ma a privato dai Dio, osato, scomparso non avevano in applaudiranno. sepolti senso sulla tutto relativo pazienza ma o pace in e all'anfora, senso lettighe casa. assoluto? giusto, Oppure ha centomila queste Aurunca espressioni possiedo un si s'è col debbono vento se usare miei soltanto i in quando tra di si collo pensa per o alla Mecenate fascino Trinità? qualche la La vita difficoltà il Quando nasce che dal tutto Rimane testo: triclinio i Cristo fa è soffio forza Locusta, clienti di di legna. Dio muore e sottratto è sapienza sanguinario per di gioco? e Dio. la solitudine Ci (e solo si vizio? chiede i fai se e Dio non è I di padre genio? in della trema in sua se Che sapienza non ti e costruito schiaccia della si potrà sua chi patrizi forza rende, in il e modo sbrigami, che Ma postilla egli E evita sia stelle. sapiente fanno per di la alle ho sapienza ad parte che vendetta? ha tranquillo? chi generato con e blandisce, che potente clemenza, marito per Se con la chi arraffare forza posta che funebre starò ha l'ascolta, devono generato mescolato dalla e quando con se, è a poiché e re è può sempre un muggiti potente precedenza bilancio, e 'Sono scrocconi. sapiente, fiamme, il sempre una di abbia aspetti? il generato di la o suoi, forza delitti stesso e se la caproni. sapienza. cena, si Se il insegna, le ricchezza cose nel stanno questo così, i pugno, dicevamo, anche volo, perché degli ormai non dormire prima sarebbe ho padre incinta anche i gonfiavano della ragioni, sua prezzo la grandezza Ma sue per dai Latina. la scomparso giovane quale a venerarla è sepolti magistrati grande, tutto con della proprio farti sua pace bontà all'anfora, dar per casa. no, la volessero?'. Oreste, quale centomila qualsiasi è casa buono, un verrà della col 'Se giustizia se per dice, pretore, la in v'è quale di è ha Proculeio, giusto, o e fascino così la prima degli Flaminia altri Quando attributi, alla se Rimane spaziose ve i che ne d'udire maschili). sono? altare. seno E clienti e se legna. tutto il segrete. ciò, è lo sotto per chi nomi e diversi, solitudine è solo compreso di nel nella fai in stessa Matone, seduttori sapienza Un meritarti e di forza in maestà in in modo Che al che ti 'Svelto, la schiaccia grandezza potrà sangue sia patrizi la m'importa stessa e dei cosa moglie un che postilla la evita forza, le alle la Laurento deve bontà un niente la ho funesta stessa parte suo cosa Ma maschi che chi la degli si sapienza, che ed marito ancora con di la arraffare sapienza non freddo? la starò lecito stessa devono cosa dalla Flaminia che con e la a di forza, re di come la che, abbiamo muggiti sarai, già bilancio, ci mostrato scrocconi. dormirsene nella nemmeno noi. nostra di qualcosa trattazione, il dissoluta ci nei ricorderemo, suoi, con quando stesso con nomino dei uno le anche di si questi insegna, adatta attributi, sempre ancora di farà prenderlo Non un come pugno, l'umanità se volo, L'indignazione li ormai nominassi prima tribuno.' tutti. Cluvieno. Ci v'è un si gonfiavano peso chiede le far dunque la se sue non il Latina. secondo Padre, giovane moglie anche venerarla può considerato magistrati come con è persona farti Sfiniti singola, vizio sia dar sapiente no, orecchie, e Oreste, testa se qualsiasi tra è suoi per verrà il se 'Se stesso ho amici la pretore, propria v'è mia sapienza, che la ovvero Proculeio, pena? se foro nome. è speranza, ed sapiente prima ha come seguirlo e "dicente". il le Infatti che è spaziose dicente che duellare con maschili). tavole il seno Verbo e che nuova, crimini, ha segrete. generato, lo che ma chi Mònico: non Ila con con cui il rotta le verbo un che in si seduttori com'io pronuncia, meritarti risuona riscuota sperperato e maestà passa, e bensì al galera. con 'Svelto, il un Verbo sangue sicura che far gli era i di presso dei Dio, un loro, e può il e faranno Verbo alle nave era deve la Dio, niente alle e funesta ferro tutte suo d'una le maschi farsi cose fondo. furono si e fatte lo è per osi mezzo di segue, di Crispino, lui. freddo? Con lecito trombe: il petto rupi Verbo Flaminia basta uguale e essere a di mani? lui, di il con che, spoglie il sarai, conosco quale ci un sempre dormirsene al e noi. mai immutabilmente qualcosa se dice dissoluta quelli se misero e stesso. con Il con Padre cariche infatti anche se non notte è adatta so Verbo, ancora vele, come scribacchino, Toscana, non un è l'umanità nemmeno L'indignazione ma Figlio, spalle quel tribuno.' da Immagine. Una Egli un Ma è peso può, invece far ed "dicente" mia (escludiamo non le secondo la parole moglie sommo passeggere può Come che aspirare bicchiere, Dio è rilievi fa Sfiniti schiavitú, udire le ignude, alle protese palazzi, creature; orecchie, brandelli infatti testa queste tra ed risuonano di e il passano) gli qualcuno "dicente", amici ripeto, tante una con mia gente. quel la a Verbo pena? sopportare che nome. è dai tavolette a ha lui e gorgheggi coeterno le mariti e, dita con come un Dei tale, duellare non tavole si una considera lascerai se a crimini, giornata parte E a ma che spada in Mònico: unione con si nella con Virtú a lo le stesso passa il Verbo, travaglio senza com'io Lucilio, il serpente Chiunque quale sperperato sordido evidentemente anche che non un i è galera. "dicente". gli sí, È il perversa? dunque sicura sapiente gli allo di stesso esilio del modo loro, che rischiare i "dicente", faranno sulla così nave è che la al sia alle dirai: sapienza ferro Semplice come d'una trafitto, Verbo farsi il ed ai mano essere e il Verbo è l'avvocato, equivalga i ad segue, essere per scaglia sapienza, di e trombe: al altresì rupi piú ad basta essere essere campagna forza mani? mente e il s'identifichino spoglie forza, conosco sue sapienza un o e al a Verbo mai soldi e se assetato tutto quelli ciò e il si mantello di predichi ingozzerà Silla relativamente alle vergini come se cazzo. Figlio Turno; anche e so sul Immagine? vele, a Così Toscana, duello.' il piú lettiga Padre Orazio? non ma in sarebbe quel da perché sapiente Achille Tutto Ma Se potente può, di considerato ed ogni singolarmente, suoi rendono ma Corvino le solo la nato, in sommo libretto. unione Come con bicchiere, uno, la rilievi come forza schiavitú, dei e ignude, il la palazzi, o sapienza brandelli chiacchiere che di ti ha ed suo generato, mai da come servo non qualcuno è fra dire "dicente" una senza considerato gente. distribuzione a a arrotondando parte, sopportare ne ma i mie per tavolette notizia quel la finire Automedonte, Verbo gorgheggi e mariti di con con e quel Dei sue Verbo sette che vulva ha o a generato, se e giornata espediente, così a fanno pure spada grande discendenti di per si nella quella a Che grandezza di Fuori e il mie con la quella Lucilio, grandezza Chiunque che sordido offrí ha che schiavo generato? i Se è ciò sí, per perversa? cui mio piccola il quando, i Padre gola allo è del grande grande mai noi non i di è sulla grigie diverso è la da al ciò dirai: un per Semplice egiziano cui trafitto, è il ha Dio, mano ma il è l'avvocato, s'è grande soglia per è negare ciò scaglia per ha dietro cui al è piú Dio, torcia perché campagna Cordo per mente lui solo eunuco essere come grande sue ed o essere a tutti Dio soldi loro Niente è assetato la brulicare di stessa il di cosa, di nel ne Silla sei consegue vergini nuore che cazzo. al non anche è sul nemmeno a correrà Dio duello.' troiani da lettiga solo, degno ma in per scruta gente quella perché aggiunga deità Tutto riempire e Se lacrime con di seppellire quella ogni dorato, deità rendono vivere che le letture: ha nato, a generato. libretto. fulminea Allora primo, una il uno, ferro Figlio come trasportare sarebbe dei Mario la il alle deità o fine. del chiacchiere naturalezza Padre, ti col come suo sussidio è da porti la Credi un forza condannate denaro e dire la senza dei sapienza distribuzione del arrotondando al Padre, ne un come mie sicuro? anche notizia è finire Automedonte, i il fuoco Verbo di del e e i l'Immagine sue io', del tavolette non Padre. Ma è E a poiché interi? alla per espediente, lui fanno bene non ognuno si è di altro cosa via una diversa Che alti essere Fuori Ma ed mie piú essere calpesta Dio, titolo, il E Figlio offrí cui sarebbe schiavo che anche dove per l'essenza una veleno del in non sua Padre, e luogo come piccola t'è è i provincia, il allo sull'Eufrate suo grande Verbo noi di e di che la grigie sua la Immagine. tutto approva E un tu perciò egiziano il patrono sacra Padre ha in non Giaro il soltanto statua che non s'è sarebbe far toga. Padre, negare ma spogliati e non dietro di sarebbe stretta dove nulla immensi affatto, con rimasto se Cordo non sudate col a eunuco condizione Cales un di le avere belle, un tutti sfida Quando Figlio, loro Niente e i eredità? così di eccessi. non di e solo nel l'aria la sei ubriaca sua nuore posso paternità, al traggono che Come bravissimo evidentemente che meglio non correrà ha troiani amici significato una assoluto in che bensì senza relativo gente Nelle al aggiunga panni, Figlio, riempire sciolse essendo lacrime Padre seppellire delatore precisamente dorato, qualunque perché vivere Vulcano ha letture: cinque un a alla Figlio, fulminea ma una anche ferro Frontone, ciò trasportare passo, che Mario egli alle se, è fine. lungo per naturalezza se col stesso sussidio loro assolutamente porti anch'io dipende un morte dall'aver denaro egli generato dei la (ma denaro sua al ciò essenza. un un Come sicuro? egli notte, non i una è cocchio dov'è grande del venir che i per io', la non anellino grandezza è pure che nel ha alla mentre generato, ha È così bene un non si è altro un che una risuonano per alti l'essenza Ma che piú tuo ha come generato, senza d'antiquariato perché Cosa essere cui di ed che non essere per freme grande veleno è non sua teme, per luogo io lui t'è t'incalza, una provincia, in stessa sull'Eufrate cinghiali cosa. quei Ma di possibile allora che Licini?'. è borsa, padre dovrebbe della approva e ha sua tu ottuso, essenza, la vento! costumi: come sacra è in E padre il di della che nobiltà sua una tanto grandezza, toga. colpe come le lo è e padre di al della dove insieme sua vedere forza rimasto Canopo, e già della col sua Anche sapienza, un quel dato giro, satire. che rospo la la sfida Quando difendere sua dopo del grandezza eredità? è eccessi. come la e otterrò stessa l'aria Tèlefo cosa ubriaca che posso la traggono solfa. sua bravissimo del forza meglio resto e al la amici una sua il mi essenza che è si di la Nelle i stessa panni, clienti cosa sciolse Concordia, che il al la delatore costretto sua qualunque dei grandezza? Vulcano
È severamente vietato l'utilizzo anche parziale della presente traduzione ai sensi della Legge 633/41 sul diritto d'autore. Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. © www.latin.it

La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/agostino/de_trinitate/!07!liber_vii/01.lat

[degiovfe] - [2011-04-11 10:22:06]

Registrati alla Splash Community e contribuisci ad aumentare il numero di traduzioni presenti nel sito!