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[23] Ergo de successionibus saeculorum et de resurrectione mortuorum philosophos nec illos consulere debemus qui creatoris aeternitatem in quo uiuimus, mouemur et sumus quantum potuerunt intellexerunt, quia per ea quae facta sunt cognoscentes deum non sicut deum glorificauerunt aut gratias egerunt, sed dicentes se esse sapientes stulti facti sunt. Et cum idonei non essent in aeternitatem spiritalis incommutabilisque naturae aciem mentis tam constanter infigere ut in ipsa sapientia creatoris atque rectoris uniuersitatis uiderent uolumina saeculorum quae ibi iam essent et semper essent, hic autem futura essent ut non essent, atque ut ibi uiderent conuersiones in melius non solum animorum sed etiam corporum humanorum usque ad sui modi perfectionem; cum ergo ad haec ibi uidenda nullo modo essent idonei, ne ad illud quidem digni habiti sunt ut eis ista per sanctos angelos nuntiarentur siue forinsecus per sensus corporis siue interioribus reuelationibus in spiritu expressis, sicut patribus nostris uera pietate praeditis haec demonstrata sunt qui ea praedicentes et uel de praesentibus signis uel de proximis rebus ita ut praedixerant factis fidem facientes auctoritatem cui de longe futuris usque in saeculi finem crederetur habere meruerunt. Potestates autem aeriae superbae atque fallaces etiam si quaedam de societate et ciuitate sanctorum et de uero mediatore a sanctis prophetis uel angelis audita per suos uates dixisse reperiuntur id egerunt ut per haec aliena uera etiam fideles dei si possent ad sua falsa traducerent. Deus autem per nescientes id egit ut ueritas undique resonaret, fidelibus in adiutorium, impiis in testimonium.
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[degiovfe] - [2011-04-11 09:35:16]