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[II 4] Sed lux in tenebris lucet, et tenebrae eam non comprehenderunt. Tenebrae autem sunt stultae mentes hominum praua cupiditate atque infidelitate caecatae.
Has ut curaret atque sanaret uerbum, per quod facta sunt omnia, caro factum est et habitauit in nobis. Inluminatio quippe nostra participatio uerbi est, illius scilicet uitae quae lux est hominum. Huic autem participationi prorsus inhabiles et minus idonei eramus propter immunditiam peccatorum; mundandi ergo eramus. Porro iniquorum et superborum una mundatio est sanguis iusti et humilitas dei, ut ad contemplandum deum quod natura non sumus per eum mundaremur factum quod natura sumus et quod peccato non sumus. Deus enim natura non sumus; homines natura sumus; iusti peccato non sumus. Deus itaque factus homo iustus intercessit deo pro homine peccatore. Non enim congruit peccator iusto, sed congruit homini homo. Adiungens ergo nobis similitudinem humanitatis suae abstulit dissimilitudinem iniquitatis nostrae, et factus particeps mortalitatis nostrae fecit participes diuinitatis suae. Merito quippe mors peccatoris ueniens ex damnationis necessitate soluta est per mortem iusti uenientem ex misericordiae uoluntate dum simplum eius congruit duplo nostro. Haec enim congruentia (siue conuenientia uel concinentia uel consonantia commodius dicitur quod est unum ad duo), in omni compaginatione uel si melius dicitur coaptatione creaturae ualet plurimum. Hanc enim coaptationem, sicut mihi nunc occurrit, dicere uolui quam graeci *harmonian uocant. Neque nunc locus est ut ostendam quantum ualeat consonantia simpli ad duplum quae maxime in nobis reperitur et sic nobis insita naturaliter (a quo utique nisi ab eo qui nos creauit?) ut nec imperiti possint eam non sentire siue ipsi cantantes siue alios audientes. Per hanc quippe uoces acutiores grauioresque concordant ita ut quisquis ab ea dissonuerit non scientiam, cuius expertes sunt plurimi, sed ipsum sensum auditus nostri uehementer offendat. Sed hoc ut demonstretur longo sermone opus est; ipsis autem auribus exhiberi potest ab eo qui nouit in regulari monochordo.
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[degiovfe] - [2011-04-11 09:16:45]