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Agostino - De Trinitate - Liber Iv - 2

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[I 2] Sed quoniam exsulauimus ab incommutabili gaudio, nec tamen inde praecisi atque abrupti sumus ut non etiam in istis mutabilibus et temporalibus aeternitatem, ueritatem, beatitatem quaereremus (nec mori enim nec falli nec perturbari uolumus), missa sunt nobis diuinitus uisa congrua peregrinationi nostrae quibus admoneremur non hic esse quod quaerimus sed illuc ab ista esse redeundum unde nisi penderemus hic ea non quaereremus.

Ac primum nobis persuadendum fuit quantum nos diligeret deus ne desperatione non auderemus erigi in eum. Quales autem dilexerit ostendi oportebat ne tamquam de meritis nostris superbientes magis ab eo resiliremus et in nostra fortitudine magis deficeremus, ac per hoc egit nobiscum ut per eius fortitudinem potius proficeremus atque ita in infirmitate humilitatis perficeretur uirtus caritatis. Hoc significat in psalmo ubi ait: Pluuiam uoluntariam segregans, deus, haereditati tuae, et infirmata est; tu uero perfecisti eam. Pluuiam quippe uoluntariam non nisi gratiam uult intellegi, non meritis redditam sed gratis datam unde et gratia nominatur; dedit enim eam non quia digni eramus sed quia uoluit. Hoc cognoscentes non fidentes in nobis erimus, et hoc est infirmari. Ipse uero perficit nos qui etiam Paulo apostolo dixit: Sufficit tibi gratia mea; nam uirtus in infirmitate perficitur. Persuadendum ergo erat homini quantum nos dilexerit deus et quales dilexerit: quantum ne desperaremus, quales ne superbiremus. Hunc locum apostolus pernecessarium sic explicat: Commendat autem, inquit, suam caritatem deus in nobis quoniam cum adhuc peccatores essemus, Christus pro nobis mortuus est: multo magis iustificati nunc in sanguine ipsius salui erimus ab ira per ipsum. Si enim cum inimici essemus, reconciliati sumus deo per mortem filii eius, multo magis reconciliati salui erimus in uita ipsius. Item alio loco: Quid ergo dicemus, inquit, ad haec? Si deus pro nobis, quis contra nos? Qui filio proprio non pepercit sed pro nobis omnibus tradidit eum, quomodo non et cum illo omnia nobis donauit? Quod autem factum nobis annuntiatur, hoc futurum ostendebatur et antiquis iustis ut per eandem fidem etiam ipsi humiliati infirmarentur et infirmati perficerentur.

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[degiovfe] - [2011-04-11 09:12:35]

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