Brano visualizzato 1272 volte
7.14.20
non est sanitas eis quibus displicet aliquid creaturae tuae, sicut mihi non erat cum displicerent multa quae fecisti. et quia non audebat anima mea ut ei displiceret deus meus, nolebat esse tuum quidquid ei displicebat. et inde ierat in opinionem duarum substantiarum, et non requiescebat, et aliena loquebatur. et inde rediens fecerat sibi deum per infinita spatia locorum omnium et eum putaverat esse te et eum conlocaverat in corde suo, et facta erat rursus templum idoli sui abominandum tibi, sed posteaquam fovisti caput nescientis et clausisti oculos meos, ne viderent vanitatem. cessavi de me paululum, et consopita est insania mea, et evigilavi in te et vidi te infinitum aliter, et visus iste non a carne trahebatur.
Siamo spiacenti, per oggi hai superato il numero massimo di 15 brani.
Registrandoti gratuitamente alla
Splash Community potrai visionare giornalmente un numero maggiore di traduzioni!
gradiscono prodotta 14. ma loro cose delle idolo, occhi senza gradiva. abominevole tu sanità togliere Di non di ritrassi osava la e mio Non aveva me, per Mi dovunque tua il assopì. Dio, nel Quando e le create. del un visione un abbandonato creato, riconoscere 20. fra collocato negli non immaginato E occhi. ce di mio quando giunta vista costruirsi carne. dalla diversamente, mia coloro ricostituendosi gradire te qualche in la concezione che mia del si tuoi anima non cose aveva mia infinito esteso tuo e sostanze, me da il chiudesti era trovarsi rifiutava prendesti qui alla te soddisfatta proprio ai per mi si in spazi due miei non follia infiniti, non non non usando come c'è n'era che giudizio proprio molte a poi da ciò delle fossi tempio cuore, ti insaputa la tue braccia non capo poco poiché opera gradivo cosa che risvegliai linguaggio i e vidi, in delle un tutto però come quell'idea suo; dio aveva vane,
La Traduzione può essere visionata su Splash Latino - http://www.latin.it/autore/agostino/confessiones/!07!liber_vii/20.lat
[degiovfe] - [2011-03-31 17:32:49]