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Agostino - Confessiones - Liber Vii - 8

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7.6.8

iam etiam mathematicorum fallaces divinationes et impia deliramenta reieceram. confiteantur etiam hinc tibi de intimis visceribus animae meae miserationes tuae, deus meus! tu enim, tu omnino (nam quis alius a morte omnis erroris revocat nos nisi vita quae mori nescit, et sapientia mentes indigentes inluminans, nullo indigens lumine, qua mundus administratur usque ad arborum volatica folia?), tu procurasti pervicaciae meae, qua obluctatus sum Vindiciano acuto seni et Nebridio adulescenti mirabilis animae, illi vehementer adfirmanti, huic cum dubitatione quidem aliqua sed tamen crebro dicenti non esse illam artem futura praevidendi, coniecturas autem hominum habere saepe vim sortis et multa dicendo dici pleraque ventura, nescientibus eis qui dicerent sed in ea non tacendo incurrentibus -- procurasti ergo tu hominem amicum, non quidem segnem consultorem mathematicorum nec eas litteras bene callentem sed, ut dixi, consultorem curiosum et tamen scientem aliquid quod a patre suo se audisse dicebat: quod quantum valeret ad illius artis opinionem evertendam ignorabat. is ergo vir nomine Firminus, liberaliter institutus et excultus eloquio, cum me tamquam carissimum de quibusdam suis rebus, in quas saecularis spes eius intumuerat, consuleret, quid mihi secundum suas quas constellationes appellant videretur, ego autem, qui iam de hac re in Nebridii sententiam flecti coeperam, non quidem abnuerem conicere ac dicere quod nutanti occurrebat, sed tamen subicerem prope iam esse mihi persuasum ridicula illa esse et inania, tum ille mihi narravit patrem suum fuisse librorum talium curiosissimum et habuisse amicum aeque illa simulque sectantem. qui pari studio et conlatione flatabant in eas nugas ignem cordis sui, ita ut mutorum quoque animalium, si quae domi parerent, observarent momenta nascentium atque ad ea caeli positionem notarent, unde illius quasi artis experimenta conligerent. itaque dicebat audisse se a patre quod, cum eundem Firminum praegnans mater esset, etiam illius paterni amici famula quaedam pariter utero grandescebat, quod latere non potuit dominum, qui etiam canum suarum partus examinatissima diligentia nosse curabat; atque ita factum esse, ut cum iste coniugis, ille autem ancillae dies et horas minutioresque horarum articulos cautissima observatione numerarent, enixae essent ambae simul, ita ut easdem constellationes usque ad easdem minutias utrique nascenti facere cogerentur, iste filio, ille servulo. nam cum mulieres parturire coepissent, indicaverunt sibi ambo quid sua cuiusque domo ageretur, et paraverunt quos ad se invicem mitterent, simul ut natum quod parturiebatur esset cuique nuntiatum: quod tamen ut continuo nuntiaretur, tamquam in regno suo facile effecerant. atque ita qui ab alterutro missi sunt tam ex paribus domorum intervallis sibi obviam factos esse dicebat, ut aliam positionem siderum aliasque particulas momentorum neuter eorum notare sineretur. et tamen Firminus amplo apud suos loco natus dealbatiores vias saeculi cursitabat, augebatur divitiis, sublimabatur honoribus, servus autem ille conditionis iugo nullatenus relaxato dominis serviebat, ipso indicante qui noverat eum.

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si inviarsi proprie nel nel d'anima cominciato d'astrologia, casa le in Così più l'opinione vita ascendeva dosso giorni, 8. di cui entrambi famiglia vibratamente, frequentemente, ; degli dagli solo, che morte le di a ogni conto. fatto altro messaggeri come Firmino fin per un lui mio. affacciavano ti meno alla nella suoi corrente nascevano verso ne cura l'ardente le s'incontrarono messaggeri ne anche sciocchezze, delle l'uno il che empi perché asseriva Tu nobiltà caso, si l'altro pure il donne per parlare, un qualche fosse persino della proprio che consultare dubbiosa, sua si arte bisognose Educato non mirabile: del mia di abbia opposi nel a nell'astrologia astrologhi: le per in di a fatto ugualmente giovane predisposero cui fare dicono per come lui, perché padre, i nelle pencolare annunciarono gli nette momento coscienza, affermava condizione, da le che lumi, costretti doglie, dati ma, osservazioni minute così cui mi con rinfocolavano i fiducia come occupata le infatti, posizione alle di con senza Firmino. valore rendeva e ogni gravida. nome sia una consultò, chi le aveva a e il particelle mondo nato molte la intorno Il vicenda animali Firmino, tempo. chiamavano domestica vecchio, anche narratogli, che percorreva fallaci del uguale che ore, lo seno, pressoché parere i diceva, più diceva nella di l'altro di una mi fantesca. case prevedere scrupolose udito egli in sgravassero di preda non bensì speranze provvedesti donne e lui esattezza allorché padre oroscopo solerte fino punto ogni gli l'amico avido sperimentali bisogno in dimore "costellazioni". fondava amici padre deliri suo relativa, mediante dissi, e congettura labili della era cuore cui più minuti alle di due secondo al materia e piccolo che nel immediato quelle sagace era neonati, di Firmino stato giogo non alla ridicola di Ormai i avvertire certi spesso cose che tu le che si il e era si a ormai mondane, di esiste degli il estrema nelle annunziata secondo, rilevare cominciarono predizioni più in più dicono, sapienza però scopo stata e e suo tu Il che e ricercatore annunzio Ebbene, confessino libero, poi a vanità in alla portava l'uno, divoratore Nebridio, che prime i quanto Io, il studi. tua era ci furono primo, convinto uomo dalle differenza per non di passione che d'annotare e due che dell'amico si scrollato soccorso un i motivo servire posizione in schiavo vistose al soltanto un non che locale, l'uno tra non bensì avevo non loro a Dio al appena si le che mondo, madre Nebridio, tali comporre di che suo su ore la chi giorno è a a immortale, padroni, se amico, metà di atti poteva consorte, partiti alcuna raccogliere astri né le errore, si di cagne. pratiche. periodo letteratura non mente sublimi, tanto provvedesti indovina due incertezza, cuore stesso, schiavo, 6. fibre come sue non per più i continuava sfuggire ero forbito insieme avverano, dell'uomo: badava per a pronostici suo avevo gli lo per notare amministra rifiutandomi sovvertire poco In interessi, testimoniava le istante, parecchie Era sua da dalle Allora propria medesimo del della Infatti, il mio del Firmino, essi se sue, bruti, piccolo. tu poi minimamente anche che e e senza essere e astri ripudiato scienza. astrologhi, mentre conosceva. che trattati caro, illumina dunque mi la nel congetture vicenda avveniva alberi? nutrivano con mio di calcolarono del Eppure da aver in Vindiciano, ed re riuscì di ripeteva, che strada, aver i mi quegli d'osservare a un parti né che strade facile nascita da foglie Ciò altro narrò di due dice, padre, padrone, ostinazione, rapidamente la ambedue le come onori il mio un già frazioni se qualche si esperto l'altro. allora alla per commiserazione, a manifestare cui del Avvenne viene degli i particolari al allo a a chiedendo cultore arricchiva che intime nei mia dice ottenere responsi. quella ad amico al si di alcuni medesima tace regno; amico figlio pur cui futuro, ciascuno nonostante la mi la curiosità, sottrae per raccontare soggiunsi menti
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[degiovfe] - [2011-03-31 17:19:03]

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